Ci sta che io non sappia quando tornare a casa né se abbia voglia di tornare.
A differenza di quanto mi era stato predetto dal chimico astrologo tuttologo di fiducia, questo anno universitario non è andato come speravo e lo dico oggi, a pochi giorni dalla fine di maggio, a pochi giorni dall' inizio di una tragica (last but not last) sessione di esami. Ci risiamo direte voi.
E' che per quanto mi sforzi, non ci riesco. Non si tratta di un bivio. La strada è quella. Una.
Mi lascio andare e continuo a collezionare notti insonni. E Andrea non lo sa che il vero motivo per cui gli rubo le coperte e me le tengo strette è che ho paura. Poi però le cedo e penso ad altro.
In realtà quando sorrido e vi dico 'mi laureo nel duemilacredici' io sto annaspando. Lentamente.
E mi domando perché sia successo a me, come sia potuto succedere, cosa è andato storto, perché non mi sveglio dal coma, perché gli insuccessi universitari possono condizionare l'esistenza. Ah, se la condizionano. Al mattino non vedo l'ora che sia sera, alla sera cerco di fermare il tempo e di non pensare al domani. Poi la notte mi sveglio e metto in atto una serie di espedienti per di distogliere la mente da quel pensiero. L'unico. Ora vi spiego come si fa, sì, perché a volte funziona. Funziona che mi addormento che non so nemmeno io come. Penso a qualcosa di bello, sì, perché a me sta storia che devo pensare a chi sta peggio mi ha già rotto i coglioni.
Non ho voglia di pensare a chi sta peggio, quindi finitela. Penso a qualcosa di bello che è successo durante la giornata, che sia il verde al semaforo, il latte di soia scontato del 50%, il buongiorno di Andrea che si alza e prepara la colazione, e mi dico a bassa voce 'pensa a questo! pensa a questo! non ti distrarre'. Il settanta percento delle volte non va ma quando funziona sai che soddisfazione?
E mi riferisco a te, esimia testa di cazzo che mi chiedi tutte le volte 'quando mi laureo' e io ti sorrido ma in realtà vorrei risponderti le peggio cose per poi avvertarmi al collo e soffocarti. NON-LO-SO!
In questi giorni sono irritabile al punto che tengo il muso per venti minuti se qualcuno mangia un' arancia senza dirmelo ma poi mi convinco che è colpa del ciclo, mi giro e perdono.
No, rendetevi conto di quanto infantile so essere alle volte.
Di bello c'è che faccio sempre colazione, che Andrea mi ama, che ho tre amiche. Sì, avete letto bene. Tre. Che arrivo a lezione e loro mi aspettano, mi tengono il posto in mezzo (in mezzo, capite? Mica al lato), mi raccontano di loro, mi chiedono di me, mi sorridono, mi parlano.
E sono simpatiche. Ok, tra queste c'è la bionda di cui vi avevo già parlato ma è tutto così in armonia che perfino le
A volte sto qui sveglio di notte a chiedermi: ''perché io?''
poi una voce risponde ''nulla di personale, per caso è stato estratto il tuo nome''.
Ce la
hai tutto il mio supporto, e il mio cordoglio per la vicinanza della sessione estiva.
RispondiEliminaTi sono vicino, specie quando la gente e pronta a conficcarti tutta la mano nella piaga, mentre stai allegramente mangiando il tuo gelato.
un universitario fuori corso.
e tu stammi vicino mentre scrivo è senza accento, ti prego ç.ç
RispondiEliminaE' peggio quando, dopo la laurea, ti chiedono "e ora cosa fai?" e tu vorresti rintanarti in un angolino a piangere perché il non trovare lavoro e, nel mio caso, non avere uno straccio di amica (ti invidio, sallo) non ti fanno dormire la notte.
RispondiEliminaContenuto decisamente non glicemico :(
In bocca al lupo per gli esami!!
ci sarà sempre qualcuno che ti farà domande, più per parlare che per ottenere una risposta...ti chiederanno "quando" riferito a lavoro, matrimonio, casa, figli... insomma non devi lasciare che le loro stupide domande senza tatto o giusto per ti condizionino. il percorso che abbiamo avanti a volte rallenta a volte accellera, le variabili sono mille. E le puoi conoscere solo te. L'atteggiamento che hai, quello di concentrarti sulle cose belle, credo sia quello giusto ;)
RispondiEliminadai che le cose cambiano da un giorno all'altro...
ps forse dovresti parlarne con lui, vedi te
in bocca al lupo
Ma si che ce la fai!!!!
RispondiEliminaguarda, il primo anno di uni ho passato il primo semestre allo sbando ma quando ho cominciato a vedere che in biblio le ragazze conosciute a lezione mi lasciavano un posto al tavolo per studiare con loro, tutti mi è sembrato andare al posto giusto...quelle ragazze sono tra le più care amiche che ho ancora oggi, anche se viviamo a km di distanza e non ci vediamo spesso...e l'università con loro è stata un'esperienza fantastica...nonostante tutto...:-) Forza!
Non mi va di dirti "ce la farai!" come se il "farcela" cadesse dall'alto, come se una giustizia divina ti regalasse ciò che senti ti sia stato tolto.
RispondiEliminaCe la farai solo se ti metti in testa che ce la farai.
E che vuor dì? E che ne so? Però suonava.
A parte gli scherzi: prenditi in mano, prenditi per mano. Datti degli obiettivi, piccoli, quotidiani. Sfide semplici che sai di poter vincere. E prova ogni giorno a spostare l'asticella.
Ok, hai ragione: detto così non vuol dire nulla. Cercherò di essere più pratico: oggi mi alzo alle 8, studio 12 pagine, vado a pranzo, prendo un caffè, alle 3 ricomincio senza pause, stacco alle 7 e mi riposo.
Anche qui si può obiettare ("no teo, sei fuori strada; ho un malessere pratico che diventa psicologico e si ripercuote nel pratico"). E allora, lo ripeto: gioca tutte le tue carte sul pratico. Cerca di non strafare, ma cerca di vincere le tue piccole sfide quotidiane.
E non mollare.
Non sarò stato di grande aiuto, ma quando mi ritrovai su una sedia a piangere (non è una metafora) del mio ennesimo insuccesso (diritto privato) l'unico modo per uscirne fu dirsi "Io sono migliore di così. Comincia a lottare!"
Comincia a lottare e non ti abbattere.
Al di là dei *pat pat* virtuali che ti potrei fare (sono fuori corso da due anni e mi manca solo la tesi, da due anni appunto, porca paletta), penso che tu abbia già fatto un bell'elenco di cose positive non indifferenti.
RispondiEliminaQuindi che cavolo te lo dico a fare di pensare (banalmente) positivo? Gli esami prima o poi li passi, uno straccio di laurea prima o poi lo prendi, ma vuoi mettere avere qualcuno vicino quando la notte non dormi per il panico? Una laurea non ti darà mai una soddisfazione tale, scommetti? :P
In bocca al lupo per tutto in ogni caso! e sindrome mestruale win, sempre! :)
Vi ringrazio per i consigli ma non riesco ad aggiungere altro.
RispondiEliminaPer fortuna ho Andrea. Hai ragione Lunacy :*
@cecilia: vuoi essere mia amica?
"..chimico astrologo tuttologo di fiducia".
RispondiEliminaMa che gente frequenti? :-P
Se esiste, quasi quasi incomincio a ricredermi sugli alieni :)
Emy, non voglio assolutamente essere indiscreta, ma sei riuscita più o meno a trovare qualche ragione per tutte queste difficoltà? Considerando che la materia grigia non ti manca (lo si capisce da come scrivi) ci deve pur essere qualcosa che ti sta bloccando. È forse un problema con quello che stai studiando? Magari volevi dedicarti a qualcos'altro e hai pensato che fosse una scelta azzardata? Oppure ti spaventa quello che ti aspetta dopo la laurea? Considera comunque che la laurea in Economia è una delle più flessibili e potresti finire tranquillamente ad occuparti di cose molto lontane da quelle che stai studiando ora.
RispondiEliminaE ti dico un'altra cosa, per la quale spero non mi odierai: questa dell'università è solo una parentesi nella tua vita; e, lo so, è una parentesi che aspettiamo per cinque lunghi anni di liceo e su cui ci facciamo mille fantasie, ma credimi, non è nè la parte più bella, nè la più interessante, nè la più importante della tua vita. E tutto sommato non è nemmeno un passaggio obbligato, solo che se questa laurea la vuoi ti conviene prendertela nel minor tempo possibile. Io chiaramente non ho la verità in tasca, però ho dieci anni in più sul groppone e credimi, per banale che possa sembrare, hai ancora tutto davanti. Non averne paura.
Ora come ora mi spaventa il post laurea (conseguita con ritardo) se mai ci sarà una laurea, vista la concorrenza che c'è. Certo. Ma non è questo il problema e non so nemmeno io qual è. So solo che non mi piace quello che studio.
RispondiEliminaE' solo una parentesi sì, ma non sai quanto mi condiziona le giornate!!!!
grazie :**
io ho superato la fase da poco...due mesi...pensa che è solo una fase di passaggio, io l'ho superata così...e mettiti sotto a studiare...serve solo fare qualche sacrificio, credimi! ;)
RispondiEliminaSebbene non conosca il Belli credo che sia l'unica persona su cui adesso dovresti contare e dovresti farti aiutare da lui per uscire da questa fase; parole dette a voce e da qualcuno che conosce la situazione perché la vive al tuo stesso modo aiutano molto.
RispondiEliminaIo conto solo su Andrea, da un anno ormai. Hai detto bene Dò :*
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