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Mi sento scossa.

Stamattina mi sono svegliata e ho scelto le mutandine giuste per morire. Quelle verdi erano a lavare, quelle nere no che portano sfiga, quelle di pizzo ok che quando mi ricapita più di metterle.
Che ho mia madre accampata sotto la tv e non vuole sentir volare una mosca quando iniziano i telegiornali e parlano del terremoto in Emilia. Mamma, io sono in Romagna. Anyway.
Io che faccio sempre la parte della sborona e vanto sonni beati mentre mezza regione trema e si scombina, in sti giorni non sono tranquilla. Ho pronta la borsa davanti la porta, visto mai.
Come da copione, Andrea è a Firenze e quindi dormo a casa mia. Sola. Ciò significa che se mai dovesse succedere qualcosa nel cuore della notte, oltre a non sentire nulla (mmmh...dite?!) rischio di essere dimenticata dalle bestie che fregandosene saranno corse ai ripari senza di me. Allegria!
Mettici pure che sono l'ansia in persona, che mi chiamo Emilia, che stanotte ho sognato che un topo mi mordeva (il libro dei sogni riporta: lutto in arrivo), che il presagio dei Maya mesi fa è stato anticipato al 5 giugno... Sì, io credo a tutte le cretinate, lo sapevate no?!


Questo per dire che ieri, mentre ci comunicavano di abbandonare immediatamente le aule dell' università (la pelle d'oca proprio, 'tacci vostri) ho sentito qualcuno lamentarsi, desideroso di continuare la lezione. Io certa gente boh, a strattoni, supina, sulla ghiaia, la trascinerei.
Per questo sul titolo ero indecisa: fuga dei ''cervelli'' o galline in fuga. Certi schiamazzi che nemmeno il reparto nursery. Io da persona saggia quale sono, non sono corsa al parco.

E niente, qui va tutto bene. Mangio schifezze come se non ci fosse un domani, perdo anni di vita ad ogni puntata di Lost, conto i minuti che mi separano a venerdì e centellino le olive verdi in attesa del prossimo tour al supermercato. Lo so, lo so, ho una vita che suscita invidia dalle prime righe.

p.s. A Gegge, simpatico umorista, er mentalist dei poveri: questo.
E non si dica che non mantengo le promesse.

E se poi te ne penti?

Ho vacillato. Dopo questo video potrei aver cambiato idea.

Ma veniamo a noi. Succede che ogni tanto mi domando com'è che non ho scelto di fare l'artista. Voglio dire la pittrice, la fotografa (che ora va tanto di moda), il giocoliere o il clown di strada ma non di quelli impalati che si rianima solo se gli lasci dei soldi, no, uno di quelli che dà i palloncini ai bambini molesti. So fare il cane, il fiore e la spada. Può bastare?
Invece no, ho scelto la partita doppia, le variabili macroeconomiche, la revisione aziendale, così, tanto per complicarmi la vita. Ma non si vive meglio facendo qualcosa di poco impegnativo?
Poi mi vengono in mente le bestie, che sognano di far parte dei Ris di Parma e mi rassereno.
Sì perché studiano criminologia, loro. E' una facoltà così difficile che io non le ho mai viste studiare. Piuttosto sfornano ciambelle e focacce dalla mattina alla sera. E beate loro.
Jabba in alternativa vuole fare l'investigatrice a NY. Sì tesoro, credici. SmEmo, tra un tatuaggio e l'altro (l'ultimo è la scritta cin cin sul mignolo sinistro. A voi la parola.) ha deciso che entrerà (in senso lato?) nelle forze dell'ordine. Il tutto con due lobi dilatati. Tesoro, anche tu, sei seria?
Comunque scherzavo, io non potrei mai fare l'artista. Andrea dice che disegno come una di dieci anni e non vado neanche d'accordo con i bambini sopra i due anni.


Ad ogni modo amo ascoltare le loro caxxate e non sarò di certo io a tarpar loro le ali.
Ammesso che Jabba fino ad allora non si sia mangiata anche quelle. In sti giorni si dilettano con i ghiaccioli alla vodka handmade. Che ragazze creative. Tsk!

Andrea domani torna a Firenze. Bene. Anzi, malissimo ma il lato positivo è che passerò le serate (fino all'alba) a vedere tutte le puntate di Lost che voglio dato che il suo limite di sopportazione prevede tre puntate al giorno. Tre?! Ma scherziamo? Tre equivalgono ai voul au vent che ti danno agli aperitivi, che ti stuzzicano ma non ti saziano e ti fanno solo venire una gran sete.
Stamattina ci siamo svegliati in preda a un colpo di genio: il sottotitolo del blog. Sì, noi ci esaltiamo con poco. Però quanto è figo? E' l'emblema della mia vita ed è così veganly correct. Sono io: tutto fumo e niente arrosto. Ogni tanto vi faccio preoccupare, l'università mi affligge, è il vero motivo che sta dietro al titolo ma infondo si tratta di cazzate e i problemi seri sono altri e per fortuna non mi riguardano. Lo psichiatra sarebbe fiero di me. Ditemi che sono un genio, avanti.

Sulla riva del fiume.

Sono passati ormai due mesi dall'odiosa riunione che ha fatto sì che facessi una sorta di bagaglio e mi trasferissi da Andrea. Sì ok, qui vengo a preparare la lavatrice e a sistemare la dispensa, cercando il più possibile di scansarle. Il massimo che posso fare è salutare e imprecare.
Mi stanno sul caxxo e non ho ancora superato il trauma.
Tipo che mi sale la bile se vedo Jolly nel corridoio, se vedo Jabba annegare nel gelato alla vaniglia, se sento SmEmo ridacchiare mentre racconta le sue scopate. Le odio.
E come se non bastasse ieri entrando in cucina, ho visto due limonare duro vicino al mobile delle padelle. Per dire.
Aggiornamento: Abete (o Ebete, se preferite) è tornato. Usignolo l'ha perdonato, vivono felici e contenti e a tratti copulano sul tavolo della cucina. Annamo bene. Annamo proprio bbene.
Questo per dire che sono stata accusata di portare un maschio in casa senza chiedere il permesso, perché la presenza di Andrea era imbarazzante e Jabba non poteva girare in mutande. Vi dico solo che domenica, nei cinque minuti utili per entrare e uscire di casa, mancava poco che svenissi alla vista di Jabba in bikini. Io sì mi imbarazzo quando vedo Andrea ma non quando è vestito. Chiaro. Avete capito brutte stronze rincoglionite? Ecco, l'ho fatto. Mi sono sfogata.

Tra due mesi faccio gli scatoloni e trasloco. Devo fare gli scatoloni? Io?!?! Panico.
Ovviamente siete tutti invitati per un amazing party a 4lee. Qui. L'obiettivo è lasciare pile di piatti sporchi, il water intasato, il pavimento scivoloso, il frigorifero aperto. Ovviamente si fa casino fino all'alba quindi non ve ne venite col tacco 12. Chi porta l'insalata di riso?

Spezzatino di soia a modo nostro

Ho preso spunto dalla ricetta di Ade, che ringrazio, per dare un senso alle bistecche di soia acquistate colma di aspettative. Queste, a voler essere precisi. Accattateville!
Ade ha utilizzato i bocconcini, forse più adatti, fatto sta che sono ancora qui che penso a ieri e mi esalto. E' ora di pranzo quindi passiamo alla preparazione, siete curiosi eh?!


Ingredienti per due persone:

olio evo
sale marino integrale
mezza cipolla
brodo vegetale
50gr di bistecche di soia disidratate
3-4 patate medie
2 zucchine
salsa di pomodoro q.b
peperoncino
rosmarino

Parto dal presupposto che con le verdure ci si può sbizzarrire, così come con le spezie. Quindi se non vi piacciono le zucchine, provate con i peperoni, se non vi piacciono i peperoni, tagliate due melanzane. Ci siamo intesi, sì? Veniamo a noi: preparate un pentolino di brodo, versate le bistecche di soia e lasciatele in ammollo per circa 15-20 min. Cospargete una padella antiaderente con un filo d'olio e lasciate imbiondire la cipolla precedentemente tritata; a questa aggiungete le patate tagliate a cubetti e le zucchine (a rondelle? a julienne? come preferite). A fuoco medio.
Ogni tanto aggiungete un mestolo di brodo e mescolate, è importante che le verdure non si asciughino. Aggiungete la salsa di pomodoro, il rosmarino, un pizzico di sale e il peperoncino.
Trascorso il tempo necessario, scolate le bistecche (ma non buttate il brodo) e unitele alla verdura ormai ammorbidita. Versate un ultimo mestolo di brodo, coprite la padella con un coperchio e assicuratevi di mescolare il tutto, di tanto in tanto. Ormai le patate saranno perfettamente tenere e le bistecche avranno assorbito un po' di sugo, quindi aggiustate di sale (se necessario) e servite il tutto accompagnato con il pane (altro consigliano il riso). Che ve ne pare?
Non so voi, ma a me viene voglia di rifarlo oggi stesso. E' delizioso, non esitate e provate!

Le bistecche le ho trovate al Naturasì ma credo che siano reperibili in qualsiasi erboristeria o negozio bio. Allora ad alzata di mano, chi prova per primo a rifarlo?

Sabbie mobili

Attenzione! Questo post è a basso contenuto glicemico astenersi ottimisti e amanti della vita. Spoiler: la solita manfrina, insomma. Poi non dite che non vi avevo avvisati.

Ci sta che io non sappia quando tornare a casa né se abbia voglia di tornare.
A differenza di quanto mi era stato predetto dal chimico astrologo tuttologo di fiducia, questo anno universitario non è andato come speravo e lo dico oggi, a pochi giorni dalla fine di maggio, a pochi giorni dall' inizio di una tragica (last but not last) sessione di esami. Ci risiamo direte voi.
E' che per quanto mi sforzi, non ci riesco. Non si tratta di un bivio. La strada è quella. Una.
Mi lascio andare e continuo a collezionare notti insonni. E Andrea non lo sa che il vero motivo per cui gli rubo le coperte e me le tengo strette è che ho paura. Poi però le cedo e penso ad altro.
In realtà quando sorrido e vi dico 'mi laureo nel duemilacredici' io sto annaspando. Lentamente.


E mi domando perché sia successo a me, come sia potuto succedere, cosa è andato storto, perché non mi sveglio dal coma, perché gli insuccessi universitari possono condizionare l'esistenza. Ah, se la condizionano. Al mattino non vedo l'ora che sia sera, alla sera cerco di fermare il tempo e di non pensare al domani. Poi la notte mi sveglio e metto in atto una serie di espedienti per di distogliere la mente da quel pensiero. L'unico. Ora vi spiego come si fa, sì, perché a volte funziona. Funziona che mi addormento che non so nemmeno io come. Penso a qualcosa di bello, sì, perché a me sta storia che devo pensare a chi sta peggio mi ha già rotto i coglioni.
Non ho voglia di pensare a chi sta peggio, quindi finitela. Penso a qualcosa di bello che è successo durante la giornata, che sia il verde al semaforo, il latte di soia scontato del 50%, il buongiorno di Andrea che si alza e prepara la colazione, e mi dico a bassa voce 'pensa a questo! pensa a questo! non ti distrarre'. Il settanta percento delle volte non va ma quando funziona sai che soddisfazione?
E mi riferisco a te, esimia testa di cazzo che mi chiedi tutte le volte 'quando mi laureo' e io ti sorrido ma in realtà vorrei risponderti le peggio cose per poi avvertarmi al collo e soffocarti. NON-LO-SO!
In questi giorni sono irritabile al punto che tengo il muso per venti minuti se qualcuno mangia un' arancia senza dirmelo ma poi mi convinco che è colpa del ciclo, mi giro e perdono.
No, rendetevi conto di quanto infantile so essere alle volte.

Di bello c'è che faccio sempre colazione, che Andrea mi ama, che ho tre amiche. Sì, avete letto bene. Tre. Che arrivo a lezione e loro mi aspettano, mi tengono il posto in mezzo (in mezzo, capite? Mica al lato), mi raccontano di loro, mi chiedono di me, mi sorridono, mi parlano.
E sono simpatiche. Ok, tra queste c'è la bionda di cui vi avevo già parlato ma è tutto così in armonia che perfino le boiat cose che dice mi appaiono sensate e interessanti. E non potete nemmeno immaginare quanto questo mi dia la carica giusta per svegliarmi, per pedalare due km e non sentire la fatica. Una di loro io la amo. Oggi abbiamo riso come pazze e a momenti volteggiavo, in aria. E niente a tratti sono felice. La chiamano personalità dell'alcolista.

                                                    A volte sto qui sveglio di notte a chiedermi: ''perché io?''
                        poi una voce risponde ''nulla di personale, per caso è stato estratto il tuo nome''.


Ce la posso devo fare.

Teste di...BLOGGER 9#

Il nono blogger ad essere intervistato è Gegge di Pensieriecassate che ultimamente si diletta in riflessioni semiserie (più semi che serie) sulla vita e sull'amore. Il suo asso nella manica?
Il taglio a quattro e i moduli di fine/inizio rapporto di cui avete avuto un'anteprima qualche giorno fa.
Non è siciliano come può sembrare ma bensì napoletano e si sa i napoletani so' simpatici.


1) Ciao Gegge presentati ai lettori, cosa fai nella vita?
Ciao Emy, ciao lettori di Emy. Prima di iniziare, per favore, ci terrei a chiarire un punto: possiamo parlare di tutto, ma non chiedermi chi è la mia web-guru preferita.
Son un lavoratore-studente napoletano che vive a Roma ed ha la ragazza a Milano. A furia di fare biglietti sto per entrare nel consiglio di amministrazione di Trenitalia, anche se ora, con l'arrivo della concorrenza nel settore, potrei diversificare un po' gli investimenti. 



2) Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Decisi di aprire il blog un paio di anni fa, ma non ci entrava praticamente nessuno ed i miei soli lettori erano amici e conoscenti che obbligavo, sotto minaccia di interrogazione a leggere le sciocchezzuole che scrivevo. Poi mi passò un po' la voglia, del resto era appena iniziata l'estate e l'uva era acerba. Da qualche mese ho ripreso, adesso ho perfino dei lettori spontanei e fin quando la voglia di scrivere non se ne andrà di nuovo via, resto qui. Perchè il titolo? Un po' un mettere le mani avanti tipo "qui non ci sono solo cose serie, ma nemmeno solo cazzate". 
Scusa, ho detto cazzate nel tuo blog. E' poco carino fare l'ospite sgarbato, se vuoi metti pure qualche bip, anche se non credo i tuoi lettori si scandalizzino per così poco. 
Però volevo addolcire un po' il tutto, l'utilizzo delle "zz" nel titolo mi sembrava un po' volgare, quindi ho sostituito con i tipici dolci siciliani, che tanto si capisce lo stesso. Mannaggia! E dire che lo sapevo che mi facevi sta domanda, avrei dovuto prepararmi una risposta più interessante.


3) Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Non gli darei un significato particolare, personalmente credo che un blogger è semplicemente uno che ama scrivere. Uno che se gli capita qualcosa di strano, la prima cosa che pensa è "mmm potrei farci un post". Che poi scrivere, oltre che un piacere, diventa un vizio; c'è chi fuma, chi beve, chi si mette le dita nel naso, chi mangia le unghie, chi si droga, io invece scrivo. 


4) Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Pensieri e cassate? Ogni nuovo lettore fisso è una piccola soddisfazione, su blogger quasi tutti i followers amano leggere e scrivere, quindi personalmente non li considero semplici lettori occasionali, se un amante della lettura decide di passare qualche minuto a leggere quello che scrivi allora significa che ha fatto una piccola selezione e comunque un minimo di interesse o piacere lo prova nel leggere le lettere che metti in sequenza. Ovviamente, scrivendo cose che hanno la pretesa di essere divertenti, quando qualcuno ti scrive che leggendoti il suo morale si è tirato un po' su in una giornata per lui storta ecc ecc la cosa non puo' far che piacere.


5) Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
Mah, lati negativi non ne vedo tanti, personalmente credo basti non eccedere nel divulgare informazioni personali, ma poi ognuno lo gestisca come gli va. C'è però una categoria, di cui fan parte alcuni blog in cui sono finito girando un po' - però non mi va di parlarne approfonditamente, visto il tono leggero di questo contesto- in cui chi scrive ritengo faccia un uso sbagliato dello strumento, comunicando (non ho capito se per cercare approvazione o per una inconscia richiesta d'aiuto, ma credo dipenda dai casi) delle proprie abitudini non sane che in alcuni casi vengono anche incoraggiate da altri commentatori che presumo abbiano in comune lo stesso problema.


6) Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
Chi mi legge è tutta gente dotata di una spiccato acume e decisamente con tanto buon gusto. Eheh scherzo ovviamente -no vabbè magari qualcuno le avrà pure ste doti- comunque no, non ho ancora dato loro un nomignolo, so che alcuni blogger nei confronti dei loro lettori lo fanno. Ci sono alcuni lettori che commentano puntualmente, anzi ne approfitto per salutarli e ringraziarli. -SDANG- (Dici che questa, come onomatopea di una corda di violino che si spezza, va bene?)


7) Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Mmm no, tra i lettori ci son alcune persone che conoscevo già prima, con gli altri in alcuni casi c'è simpatia o stima, in base a quello che leggo di loro.


8) Come ti vedi tra 10 anni? Pensieri e cassate farà ancora parte di te? Non saprei dirti, però suppongo avrò il fascino del quarantenne brizzolato. Dieci anni sono tanti, non me la sento di fare previsioni su nulla, figuriamoci su di un blog. In ogni caso spero che, quando arriverà quella data, avrò ancora il tempo e la voglia di scrivere.


9) Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
Si, ma niente di originale per quanto riguarda un essere di sesso maschile: calcio in tutte le sue forme e declinazioni, patata, fumetti film romanzi e letture di vari generi, con prevalenza per comici e horror.


10) Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Ascoltate, ragazzi, per prima cosa non accettate premi dagli sconosciuti. Poi, quando non sapete come si scrive una parola, perdete venti secondi con google, eviterete molte "figuraccie" :) Inoltre quando non avete nulla da scrivere, zero ispirazione, non forzatevi. Deve restare un piacere. 
Al massimo passate ogni tanto ed aprite un post, giusto per far sapere ai lettori che siete ancora vivi e per salutare. E siate sempre voi stessi, che come chiusura ci sta sempre bene.


Andate a dare un'occhiata al suo blog, è davvero divertente e interessante.

Bloody kitchen #1

Come vi avevo preannunciato, di tanto in tanto vi parlerò della mia esperienza vegetariana un po' perché non riesco a tenerla fuori dal blog un po' perché ho piacere di condividere con voi cose che nemmeno io sapevo fino ad un mese fa e che avrei gradito conoscere prima. Il punto è che sia io che Andrea abbiamo deciso di eliminare dalla nostra alimentazione anche il latte di origine animale e le uova, sebbene questa linea sia difficile da mantenere fuori casa, facciamo il possibile per non concederci eccezioni. Siamo pazzi? Pallidi? Denutriti? Affatto. Anzi, ho scoperto una miriadi di cibi che prima non mi sarei nemmeno lontanamente sognata di mangiare. E' fantastico!
Di cosa voglio parlarvi oggi? Del latte. Sì, quello che serve per lo svezzamento dei cuccioli. 
L'uomo però ha interferito con questa legge naturale e continua ad assumerlo anche successivamente. Per di più, quello di un'altra specie. Capirete che tutto ciò non ha senso!


Latte e osteoporosi
È credenza comune che il latte e derivati rendano le ossa più forti, dato che contengono elevate quantità di calcio. Niente di più falso. I latticini, essendo di origine animale, hanno un elevato contenuto di proteine ed una delle cause primarie di osteoporosi è proprio l’assunzione eccessiva di proteine animali. Tali proteine, scomposte in aminoacidi, acidificano il sangue e l’organismo deve neutralizzare tale acidità. C'è solo un modo affinchè questo accada: il fosfato. 
Le nostre ossa sono composte da due cose: calcio e fosfato e sono legati insieme. 
Quindi, il nostro corpo sottrae calcio e fosfato dalle ossa, usa il fosfato per neutralizzare l'acidità e in seguito elimina il calcio con la pipì. Per questo, ogni singolo studio mostra che le società che consumano la maggior quantità di proteine animali hanno il peggior tasso di osteoporosi, fratture ossee e tumori mentre le società che consumano poche o nessuna proteina animale, quelle vegane e vegetariane, indù, buddiste, hanno tassi di osteoporosi, fratture ossee e tumori di poco e niente. Inoltre il calcio, per essere assorbito dalle ossa, deve disporre di un’adeguata quantità di magnesio, che nel latte è scarso, ma molto alto in verdura, legumi e frutta.

Latte e colesterolo
Come è noto, i latticini (anche più della carne e del pesce) contengono elevate quantità di colesterolo e grassi saturi (che favoriscono il trasporto di colesterolo nel sangue), responsabili di numerose malattie cardiovascolari (come infarti, trombosi, ictus, arteriosclerosi) e di varie forme di tumore. Gli alimenti di origine vegetale, invece, hanno un contenuto nullo di colesterolo e bassissimo di grassi saturi.
Che ne dite di un buon bicchiere di latte di soia? d'avena?
Ascoltate qui.

Latte e diabete
I latticini hanno un sicuro effetto dannoso sul diabete di tipo 2 e sulla resistenza all’insulina. Il pericolo sta proprio nelle proteine del latte. Inoltre, in vari studi recenti, è stato mostrato che la resistenza all’insulina raddoppia in caso di assunzione di proteine del latte.
La spiegazione sta nel fatto che tali proteine hanno una struttura molecolare simile alle proteine contenute nelle cellule del pancreas, adibite alla produzione di insulina. 
Dovendo scomporre la proteina estranea del latte di mucca, il nostro organismo distrugge anche le cellule produttrici di insulina.


Latte e pus
Le mucche da allevamento vengono collegate alle mungitrici meccaniche automatiche, in modo da ottenere il massimo sfruttamento. Ecco, scordatevi pure Heidi e il nonno sullo sgabello. 
Questo causa varie malattie all’animale, come mastiti croniche e infiammazioni che vengono curate con antibiotici. Il pus proveniente dalle mammelle malate del bovino passa nel latte insieme ad ormoni, medicinali e antibiotici. Con una normativa europea (92/46/CEE recepita dal DPR 14.01.1997 N. 54) è stato stabilito quanto pus è ammesso nel latte senza, secondo loro, avere danni alla salute. In 1 litro di latte possono esserci 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi. Pus, muco e infezioni sono tutte incluse nel vostro latte anche se e' pastorizzato; la pastorizzazione non e' un procedimento di eliminazione di questi elementi. I caseifici non si sogneranno mai di usare il termine 'pus' ma bensì cellule somatiche. Non è disgustoso?

Latte e tumori
Il latte di mucca contiene erbicidi, insetticidi e diossina fino a 2200 volte il livello di sicurezza, antibiotici, feci, batteri e pus. Inoltre ha 59 ormoni attivi, che vanno ad alterare il nostro delicato equilibrio ormonale. Essi infatti sarebbero destinati alla crescita del vitello, che è enormemente più veloce rispetto a quella umana e che quindi richiede nutrienti molto diversi.
Uno di quei 59 ormoni, l’IGF-1, è un potente ormone della crescita con fattore di crescita uno, che fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente. Sembra che questo ormone triplichi il rischio di cancro alla mammella e alla prostata. Inoltre il galattosio, derivante dalla scissione del lattosio, aumenta notevolmente la possibilità di tumore all’ovaio.

La questione etica
Spesso quello che si pensa è che bere il latte (come anche il mangiare uova) non comporti l’uccisione di animali. Si ritiene semmai sbagliato il modo in cui vengono trattati gli animali che vengono usati per la produzione. Anche se fosse, sarebbe comunque sbagliato continuare a contribuire a tale sfruttamento, scegliendo invece i prodotti di allevamenti biologici (considerate che comunque tali allevamenti non possono certo fornire prodotti a tutta la popolazione, quindi in ogni caso il nostro consumo dovrà essere minimo).Purtroppo, invece, la produzione di latte comporta inevitabilmente l’uccisione di un enorme numero di animali. Quello che a molti sfugge è che per produrre latte, la mucca deve partorire un vitellino.e come qualsiasi altro mammifero sulla Terra  produce il latte per lo svezzamento del piccolo. Negli allevamenti i cuccioli vengono portati via alla madre appena nati, che li piangerà per giorni: se è maschio, vivrà qualche mese e poi verrà macellato. 
Se femmina, sostituirà la madre come mucca da latte o andrà al mattatoio. 
Non è infatti pensabile che vengano mantenuti animali improduttivi. Questo avviene in ogni allevamento, anche il più piccolo.Le mucche sono allevate con metodo intensivo e costrette a produrre fino a 10 volte la quantità che la Natura ha previsto per alimentare il proprio vitello. 
La mucca, che normalmente vivrebbe più di 20 anni, viene macellata al 5°- 6° anno di età, sfinita dallo sfruttamento e neanche più capace di reggersi in piedi. 
Il caglio stesso, che serve per produrre i formaggi, viene estratto dallo stomaco dei vitellini uccisi per la loro carne. Sono pochissime, infatti, le aziende che utilizzano il caglio di origine batterica o vegetale.

Qui trovate le fonti. +10 veggie a chi è arrivato fino alla fine.
Ringrazio Andrea per il contributo e invito voi a riflettere e a dirmi cosa ne pensate, liberamente.

Pensavo fosse amore invece era gastrite.

Oggi fa caldo. Domani fa freddo. Io non ci sto capendo più niente.
Mi aspettano giornate pessime, a casa, da sola, a cercare di evitare le bestie.
Succede che se non c'è Andrea non mangio, non dormo e non mi va di fare niente.
E' grave come cosa, sì? E' che io onestamente di mettermi a tagliare i peperoni non ho mai voglia, figuriamoci se devo farlo solo per me. Quindi fino a domenica sera conto di cibarmi di barrette vegane al mirtillo e taralli. E qualche dattero, che ho letto ha leggere proprietà calmanti e allevia il nervosismo. Sarà vero? Se tutto va bene, faccio anche colazione.


Sono patetica. Lo so. Così patetica che stasera vado a prendermi un gelato e domani a vedere un film, da sola. E' che io non sono sempre stata così, poi un giorno sono cambiata.
Prima me la tiravo abbastanza e disseminavo cuori infranti. Sì, a parte Tommy il nerd. Chiaro.
Poi ho conosciuto Andrea e mi è andato in pappa il cervello. Letteralmente. Sono passata dalla tanica di veleno, al cuore di polistirolo, ad avere un cuore. Quindi donne, c'è speranza per tutte. Il vostro ex vi ha tradite? In palestra incontrate solo decerebrati in tuta acetata? Siete sfiduciate verso l'universo maschile? Il vostro uomo della porta accanto è un settantenne appassionato di mazurka? Siete sempre più convinte che il lesbismo is the way? Non disperate. Respirate profondamente.
Gegge ha la soluzione per voi, easy, tascabile, funzionale e poco invasiva. Il modulo di inizio rapporto. Siete al pub e improvvisamente vi sentite attratte dal cameriere al tavolo cinque? Niente di più semplice, compilate il modulo e lo lasciate sul tavolo a fine serata. Dite che non funziona?
Dalla regia mi dicono che le più audaci possono ricorrere alla tattica evergreen della gatta morta. Non vi piacciono i gatti e ad ogni modo vi siete appena depilate? Fate un giro al canile di zona.
E se non vi piacciono nemmeno i cani, attaccatevi al....la bottiglia.
Al nord è difficile lo so, sono algidi come un calippo al cedro. Ma le esperte lo sanno, andiamo incontro all'estate e non è il caso di impegnarsi a maggio.
Comunque, dicevo, ho detto ad Andrea che se mai volesse chiedermi di sposarlo deve farlo mentre sto lavando i piatti e ho le mani insaponate. Che vi devo dire, ognuno ha le sue fantasie.

Teste di...BLOGGER 8#

L'ottavo blogger ad essere intervistato è Pier di Pier(ef)ect. Non è un blog monotematico, è bravo è bello è simpatico e di sicuro non vi annoierà. Io personalmente lo adoro.
E' siciliano quindi magari con le giuste strategie riuscite a scroccargli vitto e alloggio per quest'estate. Scherzo Pier. Scherzo?!



1) Ciao Pier(ef)fect presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
Ciao Emy, ciao Maria, ciao pubblico, ciao palinsesto sono Pier sono siciliano ed ho 22 anni e sono qui per corteggiarti. No, scherzo. Tranne sul Pier (si, è il mio nome) e sulla Sicilia, e sull'età. Dovrei studiare Scienze delle Relazioni Internazionali e cercare di portare a casa una laurea che mi consenta di fare l'ambasciatore in Bangladesh ed invece scrivo cavolate sul mio blog. 
E su quelli degli altri #cheèpeggio. Sono gay. Sono innamorato. Sono riflessivo. 
Sono testardo. Sono pigro. Sono Pier.

2) Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Il mio blog è nato nel lontano 30 dicembre 2011. 
Avevo in mente di creare qualcosa che unisse le mie passioni come musica, telefilm e make up. Ma poi mi sono reso conto che unire troppi argomenti in maniera dettagliata, rendeva il tutto troppo confuso. Oltre che poco personale. Oltre che stancante.
Così Pier(ef)fect è rinato il 17 Gennaio di quest'anno. Degli inizi sono rimasti solo pochi post.
Il nome vorrebbe essere un gioco di parole che unisce un modo di dire nato con le mie amiche per dirci "ok va bene" (pierfect dalla storpiatura di perfect), a quello che era il mio desiderio aprendo il blog: fare effetto. No, non intendo in maniera egocentrica. Intendo semplicemente suscitare qualcosa, che sia un sorriso o una riflessione, in chi mi legge.

3) Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Avere un blog mi consente di sfogare la mia parte più acida, trash, gaia e critica che molto spesso devo cercare di contenere nella vita reale. Quindi è un "lavoro" che aiuta prima me, mi piace, mi rilassa e mi diverte. Oltretutto poter guardare i post di tempo fa, mi da una strana sensazione di piacere. Come costruire un edificio mattone dopo mattone. Ma dopo questa sensazione mi viene voglia di chiudere tutto per gli errori che trovo. Poter dare corpo ai miei pensieri, dai più sciocchi ai più sensati e trovare interesse dagli altri. Avere un seguito. Conoscere gente e in particolare blogger con cui confrontarmi, che hanno piacere a leggermi (o almeno così dicono) e che commentano di volta in volta. Che empatizzano ciò che scrivo. La condividono. Oppure discordano. 
Sono queste le cose che mi spingono ad andare avanti. Credo. Mi sarò spiegato? 

4) Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Pier(ef)fect?
Personalmente, riuscire a portare avanti un qualcosa per più di mezz'ora, è stata una soddisfazione. Difficilmente mi è capitato di proseguire un lavoro, un hobby, un interesse o un diario. Mentre col blog è stato diverso. Forse perchè è più rapido e pratico. Boh.
Vedere il numero di lettori crescere, pian piano, è stata una soddisfazione. Così come avere sempre più commenti e quindi opinioni lontane alle tue. Ma anche sentirsi dire che scrivi bene (cosa vi aspettavate?!) o che è piacevole leggermi, sono state ulteriori soddisfazioni. 
Questa intervista è una soddisfazione. 
Ricevere dei premi (che non credevo esistessero) è una soddisfazione.

5) Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?Si, ci sono alcuni aspetti negativi. In particolare non poter parlare di tutto ciò che pensi. Perchè magari prima o poi la persona di cui hai parlato male ti becca su internet. O tu stesso te ne penti. E' un diario personale, ma pur sempre pubblico. L'altro aspetto negativo è essere fraintesi. Finire per essere considerati superficiali. Me ne frego, ma non fa piacere. 

6) Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
Si, ho una cerchia di fedelissimi (che saluto o mi linciano).Sono sempre li a commentare e a dire la loro. La cosa più carina è che, quasi tutti, a loro volta, hanno blogs che mi piace leggere e commentare. Cosa posso volere di più? Poi ci sono quelli di passaggio. 
Ed è una cosa che mi fa molto piacere, mi sorprende sempre.

7) Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Non propriamente. Con alcuni ci si scambia diversi commenti più lunghi e particolareggiati. 
Mentre con altri il rapporto è più "superficiale". Sono un blogger alle prime armi, con una pagina personale da pochi mesi, mi sembra giusto così.

8) Come ti vedi tra 10 anni? Pier(ef)fect farà ancora parte di te?
Come prima cosa spero di non avere rughe. Secondariamente spero che quello che faccio su Pier(ef)fect possa diventare un lavoro, che la mia voce possa avere una qualche influenza. Si, sono megalomane. Pier(ef)fect probabilmente farà ancora parte di me. O quantomeno continuerà ad essere aggiornato. Magari in maniera meno assidua, ma speriamo più interessante e matura. 
Ma sempre senza rughe.

9) Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
Scrivere non è era, fino a qualche tempo fa, una vera e propria passione. E' diventata tale con la nascita e la crescita del blog. Altra passione sono i telefilm. Ne seguo diversi, ma non è facile che uno mi colpisca. Non amo sempre quelli più inflazionati. Anzi, molte volte finiscono per stancarmi ( leggasi Fringe). Mi piace la musica, sopratutto straniera. Ma anche qui ho gusti particolari. Ho bisogno che in un brano ci sia qualcosa della voce e della melodia che mi arrivi dentro. Magari che smuova un ricordo, anche inconscio. Mi rilassa il fotoritocco: vedere una foto trasformarsi sotto il mio mouse mi diverte. Col tempo ho unito la passione per il disegno e per la cura del corpo, trasformandola in passione per il makeup e la cosmesi in generale. 
Posso spoilerare che a riguardo tornerà qualcosa sul mio blog, se i lettori lo vorranno. 
Diciamo che sarà qualcosa di più interattivo, ma sempre a modo mio.

10) Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Oh Gosh. It seems so hard! Sono l'ultima persona che può dare consigli. O l'ultima da cui verrebbero ascoltati.Quello che penso, quando vedo certi bloggers più o meno nuovi, è che mancano di naturalezza, come se ci fosse qualcosa che vorrebbero dire ma che per una qualche ragione taciono. Spontaneità, ecco. Ma questa a volte viene man mano col tempo.
Inoltre consiglierei di rispondere a tutti i commenti. Ok, alcuni possono sfuggire. 
Ma se non rispondi alla maggiorparte o per nulla, non sei una diva, sei solo una/o str*nza/o. 
Altra cosa è di imparare a scrivere per se stessi, senza pensare a chi ci si sta rivolgendo, alle visite che si avranno e al numero di commenti. Mi è capitato di scrivere post che pensavo avrebbero avuto "successo" ma poi hanno fatto fiasco e post stupidi con 50 commenti. Tutto è relativo #comesonoprofondo. Al tempo stesso però bisognerebbe puntare un occhio agli altri e pensare che magari un post di 3000 pagine in cui ti lagni di tutto e di tutto, possa non essere letto e farti sembrare noioso. Equilibrio insomma. Altro consiglio? Rimuovere il captcha.

11 alla quarta.

Sono originale io, sì? Figa, sì? No. Lilyum mi ha nominata al gioco 11x11x11x11. Io in queste frivolezze ci sguazzo, quindi grazie. Però sappi che ti invidio ancora tantissimo perché io da grande voglio fare quello che fai tu. Ecco. Cioè, guardate.


Regole:
Scrivere 11 cose di te
Rispondere alle 11 domande di chi ti ha taggato
Scrivere 11 domande per chi taggherai

11 cose di me
1- Passo più tempo a cercare foto e titolo adatti che non a scrivere il post, però non ci fa mai caso nessuno. Voglio dire: le mie foto sono fighissime, sappiatelo. E sogno da sempre un commento tipo 'ciao ti ho scoperta oggi, il tuo blog è fantastico, le foto allegate ai post sono azzeccatissime, ma come fai? I titoli poi... super'. Non so se ho reso l'idea, sono patetica lo so.

2- Sono vegetariana l'ho già detto? Che a mia madre non gliene frega una mazza, l'ho già detto? Che se potesse mi manderebbe gli mms con bistecche, zampine e scaloppine allegate, pure?

3- Sono così cretina ma così cretina che fino alla settimana scorsa ero convinta che DJ SET fosse un dj figo e molto famoso. 'Oh Andre, leggi qua, fanno una festa e c'è dj set. Ma chi è sto qua, che lo leggo ovunque? E' famoso?', censuro la risposta. Inveite pure.

4- Sono una persona puntuale. Anzi, spesso arrivo in anticipo e mi incazzo. Mi incazzo con me stessa, tipo. Vivo in uno stato di ansia perenne e ammiro tutti coloro che se ne sbattono e arrivano mezz'ora dopo agli appuntamenti. Tipo che io arrivo mezz'ora prima alle lezioni e passo il tempo a giocare a tetris e ad invidiare quelle che spettegolano con le vicine di posto mentre io sono in terza fila, da sola, a sinistra, con la testa china per non sembrare una disadattata asociale.

5- Una mandorla amara è in grado di rovinarmi la giornata. Avete presente?
Ormai sono traumatizzata e tutte le volte mi sembra di giocare alla roulette russa, la scelgo a intuito, mastico la prescelta e se sono salva tiro un sospiro di sollievo. Brutte cose.

6- Sono piena di fisime, una di queste è la federa del cuscino. A me la differenza tra federa e fodera ancora inquieta ma non è questo il punto. Quando vado a dormire a casa di altri, o in hotel, non dimentico mai di portare una delle mie federe. Da piccola ho visto un film e se non ricordo male una tizia venne assalita da ragni e insetti pelosi, nel pieno della notte, che uscivano dal cuscino. Traumatizzata. A vita.

7- Mi danno ai nervi i blog con il captcha e con la moderazione commenti.
Nulla di personale eh, ma mi domando: di che avete paura? Del lupo cattivo che vi viene a spammare selvaggiamente il blog o cosa? Sarà che io quei pochi commenti anonimi e sgarbati li cancello e sto in pace con me stessa fino alla fine del mese.
C'è gente che passa il tempo a inveire in anonimato sui blog degli altri? E lasciateli fare, quella è gente frustata, meglio che stia in casa e non per strada a fare cazzate.

8- Prima di pubblicare un post mi assicuro che ogni paragrafo finisca al punto esatto del riquadro. Mi snervano le righe che finiscono con due parole, lasciando il resto bianco. Voglio che ogni post sia esteticamente perfetto, al diavolo le regole della sintassi. Quindi ecco, il contatore delle visualizzazioni mente, almeno il 40% sono mie che aggiorno costantemente le anteprime per vedere se è tutto come deve essere. Vedete quel 'Traumatizzata. A vita' al punto sei?
Ecco, mi sta sul fallo. Come dite, sono pazza? Rinchiudetemi.

9- Sono convinta che questi giochi facciano uscire il peggio di noi.
Tipo io adesso dovrei dirvi che conosco gente laureata che non sa parlare in italiano, ma nemmeno scriverlo e questo mi manda in pappa il cervello e quindi la snobbo. E non venitemi a dire che sono ingiusta perché capitano distrazioni. NO. Dico io, non sai l'italiano e ti cimenti con le citazioni in inglese, su facebook? Coraggio. Io mi laureerò nel duemilacredici, ma ci pensate?

10- Snobbo. Sempre. Costantemente. Per sport. Per convinzione. Si era capito?
Ma sto cercando di smettere, devo farmi degli amici. Urgentemente.

11- Ho un bellissimo rapporto con i miei genitori, non litighiamo mai. Sarà la distanza? E mi intristisce molto leggere di gente che non parla da anni con il padre, che ha i genitori che non la appoggiano; ma ho avuto un'adolescenza travagliata sotto questo punto di vista. Bravissima a scuola ma pessima nell'obbedienza. Avevo un'amica di nove anni più grande che i miei non condividevano, così ho passato tre anni della mia vita a far disperare mia madre, che mi proibiva di vederla in ogni modo. Quante punizioni mi sono beccata, quanti rientri a casa con l'ansia di essere scoperta, quanti sospiri di sollievo e quel ceffone di mio padre che non dimenticherò mai. Quindi ecco, vi auguro di superare questi momenti e di potervi godere pienamente il loro affetto.
A tredici anni lo trovavo ingiusto, a vent'anni (tardi eh?) ho capito che avevano ragione e se potessi tornerei indietro per non rifare lo stesso errore. Voglio essere una brava madre. Un giorno.

Oddio, quanto ho scritto? Siete andati via tutti dopo il secondo punto?

11 risposte per gli altri
In quale regione vivi? Puglia.
Qual è il libro che stai leggendo? Principi contabili internazionali. Allegria!
Cos'hai alla tua destra? Succo alla mela, biologico.
Qual è la prima cosa che ti viene in mente con la S? Ehm...Ehm... soddisfazione.
Qual è il tuo pittore preferito? Kandinsky. Monet.
Qual è la tua merendina/schifezza preferita? I muffin al cioccolato della Mr Day.
Da quanto tempo non scrivi a mano? Esclusi appunti e riassunti vari, da un bel po'.
Qual è la più grande figura di merda della tua vita? Mare, onda, tampax. Ho detto tutto.
Qual è la cosa che ti fa saltare i nervi all'istante? Incontrare Jolly nel corridoio.
A quanti anni il primo bacio? Forse 13. Un giorno ve ne parlerò.
Una cosa semplice che proprio non riesci a fare? La linea perfetta con l'eyeliner.

Taggo: ViolAnna, Tiziana, Cinzia, Queen BGegge, LauraStrawberry. Amici, se siete passati di qui e avete voglia di giocare, vi chiedo di rileggere le regole e rispondere a queste mie 11 domande:

1-  Qual è il cartone animato che hai nel cuore?
2- Qual è la tua particolarità fisica che non tolleri?
3- Cosa ti imbarazza al tal punto da evitarla?
4- Il tuo dolce preferito?
5- Da piccola/o cosa dicevi che avresti fatto da grande?
6- Il tuo film preferito?
7- C'è qualcosa su cui ti interroghi spesso? Che ti rende dubbioso/a insomma.
8- Se potessi lasciare un msg agli alieni, cosa diresti loro?
9- Credi nelle bugie bianche?
10- Qual è la tua citazione preferita?
11- Domanda inflazionatissima: tre cose che porteresti con te su un'isola deserta.

Pedala.

Tutte le volte che esco dal Naturasì, mi assale un non so che di nervosismo misto all'apatia. Non mi è mai chiaro il motivo però di solito tornare a casa in bici aiuta. E non lo so nemmeno ora, mentre con una mano scrivo e con l'altra afferro un' infelice galletta di mais.

Manca un giorno alla chiusura del sondaggio e vi ringrazio ad uno ad uno per aver votato, il mio intento era capire quanti di voi avrebbero storto il naso, chiuso la pagina e quanti invece sarebbero stati interessati a leggermi sotto un'altra veste.
E non vi nego che ho paura.
Ho paura perché in genere questi argomenti spaventano, creano diverbi, toni accesi ma non sarà il nostro caso. E' successo a me, esattamente un mese fa; mi sono vista crollare numerose certezze, ho stravolto il mio stile di vita, mi sono detta che stavo facendo la cosa giusta. Però, quanto è faticoso. All' AeO si staranno chiedendo che fine ho fatto, perché non mi fermo più al banco salumi, se sono ancora viva, perché li ho traditi.
Perché non avete la pasta integrale che voglio io, ecco perché. Stronzi.
La pasta integrale fa quasi schifo, pessimo il pane di segale, l'olio di soia è trasparente!

All'università una ragazza mi ha rivolto la parola. Miracolo! E quindi ora ci sediamo vicine, lei mi parla di shopping, io annuisco e sorrido. Prende tutti trenta, è bionda, bruttina e odiosa. Ma non posso mollarla, sei ore di ragioneria da sola erano un incubo! Sei ore in silenzio, riuscite ad immaginare? Quindi parliamo, mi passa le radiografie di tutti quelli che non conosco, sa tutto di tutti, una sorta di annuario vivente. Pare che le sto simpatica, mi dice cose nell'orecchio e mi tagga su facebook. E' di Cesena, purtroppo, che se no già ci vedevo il venerdì sotto braccio al mercato.
Anni fa un tipo del genere l'avrei snobbato, ma oggi... oggi farei amicizia perfino con i barboni e i sassi. Andrea è sconvolto, l'ha sentita parlare cinque minuti e gli è venuta l'orticaria.

In casa la situazione è piatta, c'è quella che piange giorno e notte perché il ragazzo l'ha tradita per la seconda volta e non vuole perdonarlo. Ma noi ormai l'abbiamo capita, tempo tre giorni e questo torna qua come nulla fosse. Per farsi perdonare ha inviato al comune la richiesta di matrimonio con i dati di entrambi, a sua insaputa. Quindi ogni tanto la sentiamo urlare al telefono. Amen.
Il lavandino è pieno di bicchieri, tazze e caffettiere e nessuno le lava perché pensano siano le mie hahahah e invece no, sono della Veterana che viene una volta al mese, lascia lo schifo e sparisce. Per me possono rimanere nel lavandino fino all'anno prossimo. Pace.

p.s. ma forse mi ha reso depressa il pagamento dell'affitto e della rata universitaria. Quindi passa.
O peggio, perché ho buttato ben tre, di quattro, uova biologiche pagate care. Fanculo.

Vedi Firenze e poi...S-Chianti.

Firenze è bella, sì. Solo non con uno zaino sulle spalle, una borsa a tracolla e 28 gradi all'ombra. Abbiamo dedotto che per fare i turisti servono le scarpe adatte, solo non abbiamo ancora capito quali. Siamo letteralmente morti. Gira di qua, vai di la, vedi questo, vedi quest'altro e già sabato sera i piedi ci hanno abbandonati. Eppure guardare fanciulle (non sempre)filiformi passeggiare tranquillamente su tacchi e zeppe mi ha infastidita parecchio. Ma come fate?
Dicevo, ho passato due giorni fantastici con Andrea ed era tutto quello di cui avevo bisogno.
Impressi nella memoria erano i gradini, i posti, i bar, le strade percorse solo un anno fa.


Mi sono lamentata poco e questo è un grande traguardo. Non ho fatto storie per la stanza senza tapparelle, ho fatto km e km a piedi senza pretendere una sedia a rotelle e godendomi la freschezza dei miei ventidue anni.
No, non è vero. Mi cedevano le gambe, sognavo di volare e imprecavo contro i miei ottant'anni. Ciao mamma!
In foto sembro obesa ma, occhiaie a parte, vi giuro che non lo sono e Brunelleschi conferma. Così come sembra che stia allattando Snoopy.

La ribollita non mi è piaciuta, i paccheri al pistacchio sì e pure il dolce all'arancia. Tornerei a San Casciano solo per questi. Se vi capita di dover pranzare a Firenze, evitate come la peste il ristorante I cento posti, soggiornate invece all' Hotel Merlini che ha una stella sì, ma solo per la zona, il personale e la colazione ne vale molti di più. Alla hall ci è stato detto di non prenotare più da siti come Tripadvisor ma di farlo direttamente dal sito dell'hotel perché sti stronzi alzano il prezzo del 20% che poi si trattengono.

Lunedì mattina la sveglia è suonata alle otto causa università (massima solidarietà a coloro che come me non hanno fatto ponte) e ci sembrava di essere ai provini per le comparse zombie di Walking Dead, giusto per rendere l'idea. Promemoria per Andrea: evitare di andare in palestra il giorno prima della partenza per dedicarsi ai polpacci e fidarsi dei miei consigli in fatto di dolci.

Sono felice, felice, felice, felice.
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