Ha accolto con piacere la mia proposta e dopo solo poche ore le risposte erano già belle che pronte. Ho deciso, con un po' di ironia, di chiamare questa sezione 'teste di... BLOGGER'.
Che dire, spero proprio di coinvolgervi numerose e che questa iniziativa vi entusiasmi quel tanto
che basta per spingervi a curiosare sui relativi blog. Pronte? Cominciamo.
1- Ciao Cinzia, presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
Una leggenda vuole che ZiaAtena al primo anno di Università andasse in giro dicendo "Ciaooo io sono Zia Atena e sono terrona, tu come ti chiami?" (pare seguisse presentazione power point per illustrare tutto l'albero genealogico). Qualche anno dopo ZiaAtena è sempre la solita terrona, con cinque anni di espatrio al nord e uno di espatrio in Crucchia sulle spalle.
Sono laureata in Ingegneria Aerospaziale ma non faccio l'astronauta. Sto concludendo il mio anno di lavoro all'estero per tornare al Nord e e prendere la seconda laurea.
2- Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Il mio blog è nato circa un anno fa in un giorno in cui avevo la febbre (questo la dice lunga).
E' nato perchè stavo per diventare Zia (un po' tarocca) e nell'ansia di vivere in pieno questo cambiamento mi ero avvicinata a un sacco di blog mammeschi. Il titolo è stato la conseguenza naturale del mio stato d'animo, un continuo compromesso tra ziitudine e ingegneria.
3- Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Tante volte mi son chiesta se il termine blogger mi si addica davvero. La risposta è BOH.
Diro' la frase più scontata della stagione blogghesca: "scrivo per me". E' ovvio che gradisco che qualcuno mi legga (messaggio subliminale, venite a leggere il blog se no il potere della iella internettiana si abbatterà su di voi); però effettivamente la prima lettrice del mio blog sono io. Scrivendo realizzo i miei stati d'animo, li chiarisco, a volte li risolvo, a volte faccio solo dei macelli (vedi la volta che scrissi un post pieno di insulti sul mio ex e quello lo lesse).
Continuo a scrivere perché mi sembra di lasciare un segno nel mondo (oddio sembro Miss Italia).
Continuo a scrivere perchè è una sfida. In tutti i sensi. E io senza sfide non vivo.
4- Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Una Zia Aerospaziale?
La soddisfazione più grande che ho avuto è stato quando ho scoperto che Lui leggeva il mio blog. Non so spiegarlo, è stato proprio un senso di rivincita, di orgoglio personale.
Poi c'è stata la recensione su mamme.tv. E poi, senza sembrare paraventa, ogni nuova persona che ho conosciuto attraverso il blog è stata una grande soddisfazione. Davvero.
(Leggi:Quando andremo a prenderci uno Spritz io e te, sarò davvero felice e soddisfatta!)
5- Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
Di aspetti negativi ce ne sono diversi. Primo tra tutti quello che se hai un blog sincero, di getto, d'istinto, come il mio, prima o poi ti pentirai di qualche post. Uno s'incazza, scrive mazze e corne, butta giù il veleno e lo lancia nell'etere..salvo poi non poterselo più riprendere in dietro.
L'altro aspetto fortemente negativo è che prima o poi qualcuno arriverà alla tua vera identità, riconoscerà le persone di cui parli, si sentirà in diritto di leggere nelle tue parole cose che non sono e inevitabilmente il blog perderà di spontaneità.
6- Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
I miei followers sono i più variegati possibili. Di gente che passa dal blog ce n'è diversa, la metà ha cercato qualche cosa porcella su google, tipo "la zia sulla lavatrice" o "quella gran gnocca della zia" e mi fermo qui perchè siamo in fascia protetta (o no?). Poi ci sono i fedelissimi, mia mamma che dopo un periodo di lurkeraggio ora finalmente si palesa, le mie coinquiline e altri amici che cercano di avere informazioni sulla mia vita nei miei periodi di autismo in cui non voglio parlare con nessuno. Un fedelissimo anonimo e poi tante altre blogger e persone per lo più conosciute via twitter o a causa del mio espatrio.
7- Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Ho incontrato personalmente due bloggers qui ad Hamburg. E' stata un'esperienza davvero bellissima, perchè c'è sempre un po' di imbarazzo e di curiosità ma poi parlando risenti in viva voce pezzi di post, rivedi negli occhi delle persone le parole che hai letto. Ci sono altri incontri in programma appena reimpatrio e ribadisco che tu sarai tra le prime. Così se poi ci scanniamo possiamo parlare male su ognuno dei rispettivi blog.
8- Come ti vedi tra dieci anni? Una Zia Aerospaziale farà ancora parte di te?
Oddio questa è una domanda tipica da colloquio di lavoro. Tra dieci anni non mi vedo. Al massimo ti posso dire come mi vorrei. Vorrei essere un ingegnere aerospaziale che lavora come ingegnere aerospaziale (cosa non semplice) possibilmente nella mia terra d'origine (Lu Salentu) e vorrei poter parlare della mia vita, dei colleghi stronzi, delle mie amiche, dei miei nipoti, di quel santo d'uomo che mi s'è pigliata e di quel cucciolo d'uomo che ho dato alla luce su Una Zia Aerospaziale.
9- Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
No. Scrivere non è una mia passione. O se lo è non me ne sono mai resa conto. Da piccola chiedevo a mia mamma "Ma quei signori che fanno i giornalisti devono scrivere un tema ogni giorno?? Ma che noiaaaa". Poi mi son ritrovata a scrivere temi in un blog. Le mie passioni grandi sono due. L'aria e l'acqua. L'aria degli aerei, del volo, del mio lavoro e della divisa che avrei voluto portare. L'acqua del mare, del nuoto, di tutte le gare che ho fatto e anche di quelle che non ho fatto.
10- Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Domandoneeee!!! Nessun consiglio...solo un desiderio...vorrei che non ci si prendesse troppo sul serio, almeno non sui blog. Già la vita è tanto amara, scannarsi con gente che neanche si conosce su temi relativamente importanti mi sembra un po' troppo. Allo stesso modo tirarsela come si fosse le regine sul pisello internettiano mi sembra fuori luogo. Insomma...volemosebbbene!
ZiaAtena, l'ho scoperta leggendo tra i commenti ad un post (al momento non ricordo di preciso quale). Trovo che questi ultimi siano vere e proprie miniere, personalmente leggo sempre con piacere le risposte a post anche banali; un nickname curioso, un parere interessante e ben scritto, mi hanno portata da molte di voi e dio benedica il tempo libero. Lei in particolare è stata una di quelle per cui ho pensato 'oddio, ma io questa la conosco, dove l'ho già vista?'.
Cinzia, che altro dire, grazie per aver partecipato! Ribadisco che aspetto solo che torni a Forlì per conoscerti e perché no, sfatare il mito secondo cui tutte le donne mi odiano. Tze!
quanto hai dato a Zia per sottoporsi a questa tortura? =D
RispondiEliminaoppure è Zia che ti ha pagata per scrivere queste cose? XD
(grande Cinzia!)
p.s. se al primo anno di università avessi beccato una che si presentava con:
"Ciaooo io sono Zia Atena e sono terrona, tu come ti chiami?" l'avrei guardata negli occhi e le avrei detto...
"ma vattinne va'" :D
Grazie a teeeee.....e io son sicura che tra terrone non ci si potrà odiare..
RispondiEliminaPerò aspetta...tu sei di Bari.. "Ci nu zzumpa nu barese è!!!!".. :-P
@Riccardo e io ti avrei risposto "tu si scemu e nu lu sai!"
bellissima Zia! :D
RispondiEliminaci si becca a pane e pomodoro? =D
ma che bella intervista!!!ora mi vado a spulciare il blog ;)
RispondiElimina@Riccardo Fiju benedettu... Pane e pomodoro sta a Bari...io sono GialloRossaaaaaa!!!!!
RispondiElimina(ma a questi je dobbiamo sempre spiegare tutto ohhh!!)
@Zia Atena beh ma Zia, mi sono rifatto a quello che hai scritto sopra o_O
RispondiElimina:*
Riccardo, tortura? Suvvia ;)
RispondiEliminail fattore ceretta è interessante, me lo segno!
Emy
ZIA??? abbiamo trovato chi è l'anonimo =D
RispondiElimina(guarda qui sopra) ;)
hahahah anche no. Ero io dall'aula informatica e non ricordo mai le credenziali del google account!
RispondiEliminaBella questa iniziativa, mi piace! :)
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