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Ho sceso dandoti il braccio.

  di Eugenio Montale


      Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale 
      e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. 
      Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. 
      Il mio dura tuttora, né più mi occorrono 

      le coincidenze, le prenotazioni, 
      le trappole, gli scorni di chi crede 
      che la realtà sia quella che si vede. 

      Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio 
      non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. 
      Con te le ho scese perché sapevo che di noi due 
      le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, 
      erano le tue. 





Questa è in assoluto la poesia che amo, la vostra?

4 commenti:

  1. Vincenzo FrunzDoc Guidone1 aprile 2011 alle ore 17:14

    Onestamente non sono molto un tipo da poesia, più da narrativa. Ci sono però molti Haiku che sono di mio assoluto gradimento:

    Gli uccelli cantano
    nel buio.
    -Alba piovosa.

    Questo è un esperimento di Jack Kerouac, ad esempio!

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  2. Vincenzo FrunzDoc Guidone2 aprile 2011 alle ore 13:59

    L'haiku che ho scritto.

    RispondiElimina
  3. Ommioddio ommioddio.
    La stessa.
    L'ho citata anche in un mio post, mi pare il secondo! *__*

    RispondiElimina

mi vuoi dire qualche cccosa?

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