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Il caffè macchiato, viziato.

C'è che il tirocinio è finito. C'è che mentre tornavo a casa, pedalavo piano e piangevo. C'è che sono troppo sentimentale alle volte ma lo so, mi mancheranno. Mi mancherà la sveglia alle otto, mi mancherà il dottore che spalancando la porta e, ormai non più sorpreso, mi accoglie con un sorriso disarmante ''ah Emilia, sei tu, anche oggi sei la prima''. Mi mancherà attivare il telefono, impostare la schermata delle mail sapendo che a Barbie Capoufficio farà piacere, che mi sorriderà dicendomi semplicemente ''ohh, grazie''. Mi mancherà aprire il libretto, segnare le ore, contare quanto manca alla fine e pensare ''caxxo, manca poco''.
C'è che se potessi domattina mi presenterei in ufficio e direi ''dottore, io voglio stare qui, mi tenga'' per poi pentirmi e pensare a quanto sono patetica.
Mi mancheranno, tutti. Mi mancherà il caffè macchiato di soia. Mi mancherà porgere la bustina dello zucchero al dottore che mi guarda e dice ''no eh, lo voglio anch'io di canna''.
La verità? Mi mancherà parlare con gente che mi vuole bene, che mi ascolta, che mi aspetta e che mi saluta dicendomi un sincero ''a domani''. E io voglio bene a loro. Mi mancherà parlare con gente.
La verità è che ho lasciato una piccola parte di me in quello studio, la storia dello zucchero raffinato, il mio essere puntuale, il mio ''dottore lo chiami e gli dica di venire a pagare santo cielo'', il loro ''Emilia sei una tosta tu'', la pila sistemata dei fogli di riciclo, il mio ''guardate che a sorpresa torno e se trovo i fogli di nuovo ammassati mi incavolo''. Tutto, ogni singolo istante passato in quell'ufficio mi mancherà. Dannazione. (L'avete già pensato che sono patetica?)

''Emilia, lunedì è il tuo ultimo giorno?''
''sì dottore, non me lo ricordi''
''io non te lo firmo il libretto così tu continui a venire''.


La verità è che il libretto è qui, bello che firmato, che attende di essere consegnato. La verità è che continuo a leggere queste poche righe e a commuovermi.
Ho imparato tanto e non mi riferisco a quelle stupide pratiche, nè tanto meno ai codici degli f24 e a come si compila un verbale. No. Ho imparato che non sono così antipatica come la gente mi fa pensare, che sono in grado di instaurare amicizie, che c'è gente che trova piacere nella mia compagnia, che mi invita ad uscire, a mangiare, che si confida. Con me.
Ho due amiche ora, ci sono uscita, ho riso, le ho spronate a farsi avanti con i ragazzi e loro hanno cercato invano di convincermi nel folle acquisto di una gonna a righe.
''Non ci provare a tornare in Puglia senza avvisarci, dobbiamo vederci per un aperitivo'' e avrei voluto tanto risponderle ''ma chi caxxo ci è andato mai ad un aperitivo, Barbie'' così come avrei voluto dire ''Barbie guarda che io non mi piaccio per nulla anche se continui a dirmi che sono bella e che posso mettermi tutte le gonne di questo mondo''. Barbie è stupenda ma non ci crede.
La verità è che tutte le volte ho notato gli sguardi degli altri su di me e avrei tanto voluto prendere a ceffoni quei maschi incapaci di andare oltre le apparenze, di pensare che se una ragazza non è proprio carina non è detto che non abbia nulla da offrire. E se ho pensato questo vuol dire che ho frantumato quella barriera invisibile che mi impediva di voler bene, sinceramente, ad una donna.

C'è che mi hanno insegnato tanto e non mi riferisco ai collegi sindacali nè alla relazione degli amministratori. C'è che una sera, Barbie, accompagnandomi a casa mi ha detto ''grazie per la compagnia'' e io mi sono limitata a dirle ''di nulla, grazie a te piuttosto'' consapevole di non aver detto tutto quello che avrei voluto, racchiudendolo in un semplice e banale grazie.

''Emilia quando ti laurei diccelo che noi veniamo''
''dottore ma no, tanto alla triennale nemmeno si discute la tesi''
''e che importa, tu mandami una mail che veniamo''.

Quando oggi ho salutato tutti, pur sapendo che almeno le Barbie le avrei riviste, ho notato il dottore commuoversi. Caxxo, ho pensato, questo vuole farmi piangere qui davanti a tutti.
Ma non ho pianto. Ho pensato a tutte le cose belle che mi sono successe in appena 100 ore, a tutti i sorrisi e ai loro ''questo non lo sapevo!'' quando me ne uscivo con qualche curiosità delle mie, di quelle che leggo solo io e che stupiscono sempre.

''Emilia l'ho raccontata a mia moglie quella storia che ci hai raccontato ieri''
''dottore, gliel'ho detto che non sarebbe più stato lo stesso''
''e oggi che ci racconti?''

Intelligente.Colta. Brava. Io mi sottovaluto sempre, troppo, e quelle righe mi daranno la forza necessaria a superare gli ultimi ostacoli perché quella mail la devo mandare, la voglio mandare.

E vaffanculo ai vorrei, agli avrei dovuto.

10 commenti:

  1. Sono contento che tu abbia fatto questa esperienza... Lontano dai libri dagli esami c é la vita vera... E li si vede quanto uno vale ! In particolare se ora hai piu fiducia in te e consapevolezza dei tuoi mezzi sappi che queste carte sono tue e le potrai giocare quando vuoi :-P in bocca al lupo x tutto !!
    E datti valore

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    1. ''lontano dai libri dagli esami c é la vita vera... E li si vede quanto uno vale'' non avrei saputo dirlo meglio! grazie Gegge :*

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  2. Ma quant'e' bello sto post?! Lo aspettavo, d'altra parte, ma non credevo sarebbe arrivato cosi' presto! Avrei due miliardi di cose da dire ma quello che piu' mi ha colpito e' l'umilta' con cui lo hai scritto. Bravissima Emy, vedrai che forte di questo capiterai in posti piu' mer**si o piu' anonimi, ma con questo battesimo del fuoco alle spalle non potrai che fregartene! E poi direi, ma non puoi ricontattarli per un lavoro retribuito? Grande Emy, sono proprio felice per te!

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    1. e se io volessi saperle le due miliardi di cose? :')

      Due esperienze lavorative mi hanno coinvolta ed entrambe sono state fantastiche con ''capi'' fantastici, inizio davvero a credere che non potrà andarmi sempre così bene ;)


      Potrei anche andare nuovamente da settembre se non fosse che c'è già Barbie Tirocinante per i 3 anni a venire e stare in 3 in un piccolo ufficio non è il massimo...mi girerei i pollici ogni giorno! pazienza :( per quello che voglio fare io, un domani, sarebbe più utile un' azienda più grande!

      grazie Tì, hai sempre delle belle parole per me <3

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  3. Grande Emy! Finalmente l'hai capito (anche) tu, noi che ti leggiamo c'eravamo arrivati da tempo! Sei una bella persona e ti meriteresti che esperienze come questa capitassero più spesso, ma la vita è imprevedibile quindi...mai dire mai!!! Forse questi ultimi ostacoli saranno meno duri di quanto pensi! ;)

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  4. Sono queste le cose belle della vita. Hai imparato molte cose in questo periodo, che resterà prezioso negli anni. Abbine cura e usalo per crescere e affrontare il mondo con una nuova consapevolezza. :-)

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  5. I ricordi sono importanti, sono le tracce delle cose vissute ed è necessario vivere cose belle per avere ricordi belli a aiutarti nei momenti difficili. Te ne sei costruita uno proprio speciale, la lacrima è normale, ma tu vai avanti, questo ricordo ti accompagnerà!

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mi vuoi dire qualche cccosa?

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