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WWOOF EMILIA #2

Da subito capisco che al Grande Capo non stiamo simpatici, sarà perché siamo italiani, sarà perché siamo belli e puliti, fatto sta che tutto ciò che facciamo noi (e anche gli altri italiani presenti) è sbagliato, quello che fanno i crucchi è perfetto. E lei è crucca. 
Amen. Preso atto di ciò la guerra non tarda ad arrivare. Andrea viene visto mangiare 4 mele grandi quanto albicocche e il Crucco Puzzolente va a fare la ''spia'' al Grande Capo dicendole che avrebbe piacere anche lui di mangiare la frutta ma siccome Andrea ne mangia così taaaanta lui non se la sente. Arriva in difesa il Grande Capo che prende Andrea in disparte e gli comunica con toni inappropriati che non deve più osare farlo, che la frutta è per tutti, che se fa colazione con la frutta (ripeto quattro mele minuscole) è bene che se la compri da sè (ma non stiamo lavorando per avere vitto e alloggio? mi sfugge qualcosa). Andrea le fa presente che non beve nè mangia altro e che quindi quelle quattro meline hanno un costo quasi paragonabile a tutto ciò che si spazzolano i tedeschi e che non gli sembra affatto giusto. Nein. Sbagliato. Non osare mai più. 

Andrea torna da me con la coda tra le gambe (io non ho assistito a questo teatrino) e mi parte l'embolo. A cena chiedo spiegazioni circa la regola che sta alla base del nostro lavoro in cambio di e mi viene detto che c'è stato un errore di comunicazione, che non le era stato specificato che le mele erano del tipo piccolo e non di quelle grandi (vi invito a riflettere sul livello di follia!) ma ciò non toglie che i fondi sono quelli che sono e che possiamo tranquillamente andare al supermercato se abbiamo esigenze particolari (certo, in un'azienda agricola tu pretendi di mangiare frutta, come osi?). Aridaje oh! Io mi spacco la schiena a seminare questo mondo e l'altro e manco ho diritto a mangiare meno degli altri (vedeste che colazioni si facevano quei maledetti). La invito ad usare dei toni diversi quando parla con me perché non ne ha il diritto. Nemmeno il tempo di tornarmene in casa che sento bussare: B. e M. vengono a dirmi di non prenderla sul personale, che lei è fatta così e che è per questo che la gente scappa, che ho fatto benissimo a parlare in quel modo perché l'ho destabilizzata giacché loro hanno ormai perso le speranze e la lasciano fare. Gente adulta, vi ricordo.
Una mattina mi avvio in cucina e trovo sul tavolo un barattolo di marmellata homemade destinato alla vendita con su scritto un biglietto IN ITALIANO ''chi ha aperto questo inviolabile e fottutissimo barottolo di marmellata pregiata e insipida?'', io basita (mi sono venuti i brividi al ricordo di Jabba e dei biglietti minatori che lasciava in giro per casa; unica differenza: il GC ha 35 anni non 19) faccio comunque finta di nulla giacché la marmellata mi fa schifo e come direbbe Mourinho ''no è problema mio''. Lei infastidita dalla mia indifferenza, mi riprende con ''hai letto?'' (e qui mi sarei alzata e l'avrei picchiata a sangue perché credetemi quando vi dico che sono arrivata a pensare cose che nemmeno immaginavo), io con toni pacati e senza guardarla le ricordo che non mangio marmellata (dovrebbe saperlo dal momento che scruta ogni singolo nostro movimento), che data la sua età dovrebbe lasciar perdere i post it in favore di dialoghi più pacifici.
Il GC non si arrende, vuole proprio rendere la mia permancenza un inferno! A tavola (che sia pranzo o cena, che sia lì presente o che sia a km di distanza) non fa che controllarci e riprendere Andrea quando - secondo lei - si è servito una porzione troppo abbondante di cibo. Sempre. Per dieci fottutissimi giorni, riprende Andrea con ''aspetta, fai prendere prima agli altri'', col risultato che noi siamo lì affamati mentre il Crucco Puzzolente si impossessa della padella e, privo di galateo, la mette tra le cosce e la ripulisce col dito.

Io, il vecchietto tedesco e M.
Avrei altre situazioni imbarazzanti da descrivervi ma vi racconto le migliori, sappiate solo che per dieci giorni (sì, siamo scappati prima) mi sono dovuta sorbire: gente che mastica rumorosamente, gente che affonda la testa nei piatti per leccarli, rutti, peli nei piatti, condizioni igieniche inesistenti, pipì raccolta con la stessa salvietta utilizzata per pulire i tavoli (i bambini andavano in giro senza pannolino e scalzi), gente che urla ''devo cag*are, è libero il bagno?'', ''devo pulire il c*lo di mia figlia, fatemi largo'', etc... In casa si cammina scalzi e con quegli stessi piedi si sale sulle sedie, sui divani.
Voi magari ridete, magari pensate non ci sia niente di male (e vi invidio, sappiatelo!) ma per una come me tutto questo è stato troppo, a volte dovevo voltarmi dall'altra parte per non guardare e vomitare. Vi assicuro che dopo qualche giorno non ci fai più caso e difronte al Crucco Puzzolente che risucchia rumorosamente il vino caduto su un ripiano con 3cm di polvere ti indigni e ti domandi se non sei tu l'aliena schizzinosa e perfettina. 
Al mio turno di pulizia GC mi mostra come utilizzare l'argilla per lavare i sanitari, mi accorgo che non cita la doccia e alla mia domanda risponde ''non stare a pulirla tanto ci entriamo con i piedi''. Non aggiungo altro, la vista mi si è annebbiata, ho pensato a 24 piedi luridi e... basta basta!
Crucco Puzzolente non si chiama così mica per caso, è allergico all'acqua, quando passa ti sembra di essere sul set di Walking Dead con l'unica differenza che lì le carcasse sono finte e profumano di rosa canina. CP puzza terribilmente, lavora sodo nei campi con i sandali (io reputavo i miei stivali viola fin troppo corti), suda, ha i piedi neri e un'unghia che non vi racconto (ce l'ha mostrata fiero a tavola e dio solo sa come ho fatto a non urlare!) e non si lava. Va a letto in quel modo (io mi auguro che quei due non siano trombamici nel senso letterale del termine) e la mattina te lo ritrovi con le stesse macchie di sporco. 
CP è da cinque mesi in Italia e capisce bene l'italiano pur non avendolo mai studiato (qualcuno mi dica come è possibile! qualcuno mi dica che tornerò dall'Australia con un inglese che lèvate!). Come l'ho scoperto direte voi. Un pomeriggio ero nell'orto a seminare barbabietole con M. (la vedete in foto, mi manca la sua dolcezza, la sua esuberanza, ci siamo divertite un sacco insieme) e tra una confidenza e l'altra (ignara del fatto che quel Crucco maledetto stesse ascoltando) mi sfogo un po' circa l'esperienza wwoof fatta in Abruzzo con tanto di ''qui non mi sembra tanto diverso, non sto mica bene, se devo stare male tanto vale che me ne vada a casa''. Finiamo il lavoro, vado a bere e non faccio nemmeno in tempo a rimettere piede nell'orto che B. (ve ne ho parlato all'inizio dell'altro post, simpatico e umano rispetto agli altri) mi fa ''Emy ho sentito che.. forse dovremmo parlarne'' ''no B. tu non hai sentito un bel niente, ti hanno riferito'' ''bè sì, uhm, a dire il vero''. Non so cosa mi abbia trattenuta (again!) dal prendere il Crucco e picchiarlo. Fatto sta che per me da quel giorno CP è un uomo morto e non gli rivolgerò più parola.

Ultima cena e come sempre i crucchi parlano tra loro in tedesco, senza minimamente rendersi conto della nostra presenza (per me è mancanza di educazione, correggetemi se sbaglio!) tanto che è difficile  persino per me rivolgermi ad Andrea senza urlare pur di avere un minimo dialogo (sebbene mi abbiano insegnato che quando si mangia non si parla ma si sa che qui ogni principio di galateo è andato a farsi fottere). M., italiana, pensa bene di prendere il cellulare e messaggiare mentre io fisso un'adorabile, quanto contorta, macchia di umidità sulla parete difronte. Il vecchietto in foto, infastidito (ah tu?!) dal beep! beep! degli sms, le prende il cellulare e lì mi incazzo. Sì, mi sento in dovere di difendere chi voglio bene, che sia Andrea o M. poco importa. Gli spiego che la situazione a tavola è insostenibile e che se mi sento esclusa da ogni singolo discorso a tavola, sono libera di fare quello che voglio. Il tutto in italiano fregandomene del fatto che il vecchietto non capisca una sola parola. Mi sfogo e basta, per farla breve. Mi risponde il Crucco Puzzolente (chi ti ha interpellato, idiota?!) e deliziamo i presenti con un simpatico quanto soddisfacente botta e risposta 

''E in Australia come pensi di fare?'' 
''in Australia si parla inglese, che io sappia''
''sì ma qui non ti ho sentito spiccicare una singola parola in inglese''
''PERCHE' NON HO INTERESSE A PARLARE CON TE SPIONE DI MER*A''

Credo che Andrea se avesse potuto avrebbe affermato di non conoscermi sebbene poco dopo mi abbia confessato di essere fiero di me. Crucco Puzzolente se mi provochi poi incassi. Silenzio, nessuno ha più osato fiatare a parte M. sconvolta dalla mia risposta. Che soddisfazione ragazzi miei, non potete neppure immaginare. Mi sono trattenuta fin troppe volte e sono stata più che educata, ho sempre fatto tutto col sorriso e fingendo buona volontà (non perché non mi piacesse quello che mi veniva ordinato di fare ma solo perché non lo meritavano).
Una sera, tutti i tedeschi (GC e prole compresa) hanno pensato bene di andare a mangiare la pizza in un paesino vicino senza minimamente avere la decenza di invitarci (ribadisco, per educazione, mica per altro!) e l'ho trovato squallido. L'ultima sera invece GC, pur sapendo che la mattina seguente saremmo ripartiti presto e che quindi non ci saremmo salutati a colazione, ha chiuso la porta e si è allontanata senza dire nulla, neppure un ''ciao, grazie per quello che avete fatto per noi'' di circostanza mentre io, Andrea, M. e B. eravamo attorno al tavolo a giocare a carte con tanto di pop corn. Lì ho perso le parole.

Lascio a voi, come al solito, le dovute considerazioni. Io non so cosa pensare, credevo che la vita di campagna fosse più spensierata, rilassata, che tutti si chiudessero in cerchio e ballassero fino a tarda sera, che si avesse rispetto e ammirazione per dei ragazzi che lasciano la città per imparare a seminare fagiolini e piantare cipolle (mia madre tuttavia è ancora lì che si chiede quando e come ho battuto la testa!). Non so cosa pensare, davvero. Ho parlato solo degli aspetti negativi perché meritavano di essere descritti in dettaglio stavolta, sappiate però che da parte dei ragazzi italiani che erano lì e dai bambini ho ricevuto tanto e ho dato tanto. Mi mancherà disegnare con la piccola T., fare passeggiate nel bosco a raccogliere insieme fiori di robinia e sambuco, meravigliarmi per la sua spiccata intelligenza, l'unica che mi abbia salutata con affetto e visibilmente dispiaciuta dal fatto che non avremmo più colorato insieme. Mi mancherà il piccolo O., il suo indicarmi i fiori per volerli mangiare, i suoi sorrisi sul dondolo, i suoi piedi nudi sulle rocce (impressionante come dei piedini così morbidi non provassero alcun dolore sulle pietre appuntite), la sua camminata goffa ed esilarante. Mi mancherà M., un'orchidea in mezzo a quel cespuglio di rovi, un po' folle ma allo stesso tempo adorabile. L'ho lasciata che era un po' su di giri, probabilmente dopo un pomeriggio passato a piangere (GC e N., lo zerbino squilibrato, sfogavano continuamente le loro frustrazioni di coppia su di lei) ha pensato bene di trovare una qualche consolazione.

Con questa si chiude la nostra esperienza di WWOOF in Italia. Ditemi brava, ditemi che non mi meritavo tutto ciò. Ditemi pure che so'stronza io, avanti!


WWOOF EMILIA #1

14 commenti:

  1. Mamma mia.
    Devi avere proprio un carattere d'oro per aver sopportato tutto questo per ben 10 giorni. Io non ce l'avrei mai fatta, probabilmente sarebbe finita che mi portavano via i carabinieri :)

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    1. Ah, mancava poco. Andrea continuava a ripetermi di stare tranquilla, di lasciarmi scivolare le cose...ma ti pare? Io di carattere sono un'attaccabrighe, purtroppo o per fortuna.

      Il problema è che GC non si rende mica conto (solo lei, gli altri fortunatamente sì!) che è per colpa sua se l'ecovillaggio non si popola e rimangono in quattro gatti.

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  2. Sei stata bravissima a rispondere a tono, difendere i vostri confini e mandare accagare gente maleducata. Sicuramente l'idea di trovare amicizia e solidarieta' era romantica, ma tutto quello che avete passato e' davvero l'esatto opposto. Ora occhi aperti e mente lucida in Australia, focalizzatevi sull'esperienza e non sulle relazioni (che non si sa mai chi trovi O.o)

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    1. Sai benissimo, ahime, quanto io abbia bisogno di relazioni.

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  3. No ma davvero questi son pazzi!!! Ecco io son nata e cresciuta in campagna, la cultura contadina e pastorale che abbiamo qui in Sardegna è certo dura ma non ho mai visto cose del genere! Hai fatto benissimo a rispondere brava! Non so come tu abbia fatto a contenerti in mezzo a tutta quella sporcizia aiutooo

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    1. La sporcizia la metti in conto da subito perché sai che queste realtà mooolto rurali hanno altre priorità e in un certo senso sono partita anche per questo. Sono molto fissata per l'igiene, la pulizia, l'ordine e mi rendo conto di dover smussare queste manie ;) questo è stato davvero troppo, ahimè!

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  4. Tu hai resistito 10 giorni, io meno se fossi stata in te. Forse le tue aspettative erano alte, ma quello che hai trovato è talmento basso, per certi versi, da far quasi paura. Spero che la tua esperienza in Australia vada meglio.

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    1. In realtà avevo promesso a me stessa di non cedere ma trattandosi di una località sperduta ho approfittato del fatto che N. andasse in città con la macchina proprio quel giorno per farmi dare un passaggio e prendermi questa ''gentilezza'' (almeno una in 10 giorni di mer*a). Altrimenti non si sarebbero neppure degnati di portarci alla prima fermata del bus, pare.

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  5. Ma quale stronza, tu sei bellissima. E hai un coraggio da fare invidia.
    P.s. l'ultima parte del post mi ha commossa, mannaggia a te.

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    1. <3

      Io ti aspetto in Australia! Sei andata a Palermo, non vedo perché non dovresti venire a Cairns che è dietro l'angolo!!!! :**

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  6. Complimenti per essere sopravvissuta e non aver ucciso nessuno, mi è venuto il nervoso a me solo a leggere!

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    1. vero? la cucina vegan e frugale non era male però ;)

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  7. Io sono un po' come tua madre che ancora non mi capacito, ma poi quando vedrò le foto australiane ti invidierò, già lo so :)
    E hai fatto benissimo ad alzare la voce con capa e compagnia bella, la storia delle mele mi avrebbe mandato in bestia!

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    1. Mancano solo 11 giorni C., paura allo stato puro :)

      Già, Andrea voleva lasciar correre ma non potevo. Assolutamente non potevo.

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mi vuoi dire qualche cccosa?

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