RSS

Dall'oggi al domani.

Alterno numerosi 'ma chi me lo fa fare' a rari 'scrivi che ti fa bene'.

Il tirocinio procede molto bene (per fortuna mancano mooolte ore prima che questo finisca!) e ieri ho assistito, in tribunale, alla destra (Credo in un solo dio, bla bla bla) del Dottore, all'assegnazione dei lotti in vendita mediante asta. La legge è uguale per tutti, leggo. Mi prometto di ripensarci più tardi.
Una coppia di ventenni si è aggiudicata un immobile di tutto rispetto ad un prezzo stracciato. Lei si è commossa, lui la stringeva forte. Un' immagine quasi commovente, per una misantropa come me.
Le due Barbie li guardavano con occhi sognanti mentre io ripetevo tra me e me ''spero di non aver mai bisogno di acquistare la mia casa ad un' asta''.
I più arguti avranno di certo fatto collegamento all'aspetto meno idilliaco della cosa.
Per ogni coppia che gioisce, c'è un poveraccio che piange. Per tanti creditori che piangono, ce ne sono altrettanti che gioiscono. Non starò qui a riassumervi la scoperta dell' acqua calda.
Frequenti sono le notizie di famiglie/aziende finite sul lastrico, che si vedono pignorati i loro beni e che pertanto decidono di togliersi la vita o di rovinare quella degli acquirenti.
Riflettevo con Andrea sul fatto che chi compra forse ignora gli aspetti di cui sopra e ci vede solo a caratteri cubitali la scritta, con tanto di lucine ad intermittenza stile Las Vegas, affare.
D'altronde però, se questi non acquistassero, numerose altre famiglie non vedrebbero mai sanati i propri crediti. Come diceva il Dottore oggi, 'Emilia, il nostro lavoro prevede anche questo e oggi vedrai la parte peggiore'.

Stamattina, ignara di cosa sarebbe accaduto di lì a poco, sono salita in macchina (e nel mentre riflettevo sul quanto poco, negli ultimi cinque anni, il susseguirsi di eventi mi ha vista in un'automobile) e mi sono goduta le colline romagnole da un finestrino non proprio cristallino.
Cinque anni in questo paese del ca**o e le sole cose che ho visto sono state la piazza e il tratto di strada che mi porta all'università (tutta vita!). Pensieri.

'Dottore, dovrebbe lavarla questa macchina!'
'Hai ragione, in effetti dovrei!'.
Alla radio un Max Pezzali non gradito.

Alla porta, una signora non proprio in forma, ci invita ad entrare. Ci mostra la casa e non posso fare a meno di notare il pavimento lucido e le centinaia di fotografie appese alle pareti, la maggior parte delle quali ritraevano un bambinetto sorridente e sempre più grande. Le fotografie si interrompono a dodici anni circa, per poi ripresentarsi più in la, con un adolescente in tenuta militare. Proseguo.
A Silvia, viene comunicata la perizia e la provvisoria data della messa in vendita del suo immobile.
Silvia inizia a bofonchiare qualcosa fino a quando il Dottore non le chiede di essere più chiara e si scusa chiedendoci qualche minuto per raccogliere i pensieri. E' l'inizio di un lungo e fragoroso pianto che si interrompe con un flebile 'scusate, non vi ho nemmeno chiesto se posso offrirvi qualcosa'. Maledico quel momento, maledico il fatto di non averci pensato, di essermi svegliata pensando 'che bello, oggi farò qualcosa di mai fatto prima', credendo di depennare esperienze da una lista fittizia di cose da fare prima di morire.

5 commenti:

  1. Sono esperienze che si realizzano solo quando le si vive Emy... non biasimarti troppo ma pensa che hai avuto la sensibilità giusta per cogliere le contraddizioni della società in cui viviamo...

    RispondiElimina
  2. è bello che tu sia toccata da queste vicende, ci sono avvocati talmente navigati da non rendersene conto...
    questo non fa di loro dei cinici, banalmente la vita va e alle volte le direzioni sono opinabili

    RispondiElimina

mi vuoi dire qualche cccosa?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...