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Teste di...BLOGGER 7#

La settima blogger ad essere intervistata è Strawberry di Una Fragola al Giorno. Ha all'attivo numerose rubriche ed è costantemente aggiornato. Sul suo blog potete trovare di tutto: recensioni a libri, film, serie tv, gruppi di lettura, qualche ricetta e molto altro. Il layout è accattivante proprio come il contenuto, correte a vederlo ma... non prima di aver letto la sua interessante intervista.


1) Ciao Strawberry presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
Ciao a tutti! Sono Strawberry, ho 26 anni e una forte sindrome di Peter Pan. Sono laureata magistrale (tanto per fare i fighi) in Letterature moderne, comparate e postcoloniali, un gran giro di parole per dire che sono laureata in lingue. La mia tesi era su Arturo Pérez Reverte e Carlos Ruiz Zafon, due famosi scrittori spagnoli (che probabilmente non avrete mai sentito nominare). Si, ho studiato spagnolo. Si, amo la Spagna, la mia seconda casa. Al momento sono nel limbo post laurea, in cerca di un impiego che mi renda utile socialmente. In attesa, però, mi tengo impegnata e, infatti, sto seguendo un corso in tecniche editoriali, dato che uno dei miei sogni più grandi è poter lavorare con quei libri che sono la passione della mia vita. Inoltre, c'è il mio blog a farmi compagnia e tenermi sempre con la mente attiva e ben funzionante (più o meno).



2) Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Il blog odierno è nato due anni fa. Sono emigrata dal mio precedente blog, un windows live space quando quella piattaforma ancora esisteva, che avevo da 4 anni. Sono una veterana e una gran fan dei blog. Ne avevo uno anche sulla mia esperienza erasmus. Dopo la chiusura degli space, sono approdata su blogger, che mi pareva una piattaforma seria, in cerca di maggior e intimità e autenticità. Meno effetti speciali e più parole, in sintesi.

Il titolo è arrivato spontaneo,d'impulso.Una Fragola al Giorno.Fragola è il soprannome che ho dai tempi del liceo, appioppatomi da un compagno di classe e caro amico, con il quale ormai non posso non identificarmi. Essere fragolosi fa parte di me. Quel "al Giorno" voleva essere un tentativo di render il blog un vero diario e quindi di aggiornarlo giorno per giorno. Ma di indole sono sbadata e pigra. In più, preferisco scrivere poco che scrivere post inutili e sciocchi. Così, immediatamente dopo il titolo, è nato il sottotitolo che è d'obbligo: "Il diario (quasi) quotidiano di una fragolosa ragazza alla scoperta del mondo."

3) Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Io ho un blog perché mi piace condividere. Sono sempre stata affascinata dal mondo dei blogger, dalla capacità di questo mondo parallelo di poter mettere in condivisione idee, pensieri, notizie, immagini, sogni, speranze, critiche, suoni, colori e quant'altro...ma soprattutto di mettere in condivisione se stessi, che sia attraverso una propria passione o le proprie semplici riflessioni quotidiane...ogni post è una parte di noi...se la felicità è vera solo se condivisa, noi blogger siamo sulla buona strada. Amo, poi, comunicare. Nella vita di tutti i giorni attaccherei bottone anche con le famose pietre...e non è un modo di dire. Il blog mi dà la possibilità di dire come la penso su molti argomenti e mi dà la possibilità di sapere cosa ne pensano gli altri, creando un vero e proprio dialogo nonché uno scambio di opinioni. I commenti non sono solo cartine tornasole dell'apprezzamento degli altri per il proprio blog, ma delle finestre da cui affacciarsi per confrontarsi e scoprire nuovi mondi. Non vorrei sembrare naif, ma io la vivo così. E fino a quando tutto ciò mi darà soddisfazione, non smetterò di essere blogger.

4) Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Una Fragola al Giorno? La soddisfazione più grande è vedere quando le persone che si sono imbattute per caso nel mio blog per un post scritto mille anni fa, tornano di nuovo perché da me si erano trovate bene. Mi piace far sentire la gente a proprio agio e spero sempre di riuscire a dare spazio a tutti coloro che vogliono interagire con me. Se ci riesco, non c'è piacere più grande.

5) Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
Al momento non riesco a farmene venire in mente neppure uno.

6) Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
I miei follower sono fantastici! (sviolinata).

Scherzi a parte, ho follower di tutti i tipi, diversissimi tra loro per tipo di blogger che per personalità, ma sono tutti persone interessanti, dalle mille passioni, dalle quali trovo sempre nuove ispirazioni. E, naturalmente, ho una cerchia di fedelissimi, sui quali non solo so di poter contare ogni volta che scrivo un post, ma che, anche se non commentano sempre, la cosa non mi infastidisce, perché sento comunque di poterli considerare compagni di viaggio. 

7) Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Si certo. Alcuni blogger sono ormai amici su facebook e twitter e questo ci consente di avere una rapporto più ampio, forse più intimo, aiutandoci a conoscerci più approfonditamente su aspetti che non sempre emergono nei nostri post. Una di loro (Federica di una ciliegia tira l'altra) l'ho anche incontrata di persona ed è stata davvero una bella esperienza...sembrava di conoscersi da sempre!

8) Come ti vedi tra 10 anni? Una fragola al giorno farà ancora parte di te?
Non sono così lungimirante. Sarà la sindrome di Peter Pan. Non mi so vedere tra 10 anni. Spero, però, che alcune delle mie aspettative si siano realizzate o che per lo meno io sia serena e felice. 

E spero davvero che Una Fragola al Giorno sia ancora lì per raccontarvelo.

9) Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
Uh si, scrivere è una passione ma l'alterno con altre ugualmente importanti. 
Adoro leggere da quando ero una fragolina. I libri sono la mia passione più grande. Non potrei vivere senza di loro.  La fotografia è un'altra passione. Ho con me sempre un'automatica e appena posso libero la mia Canon EOS 550D per fare follie con lei. E poi adoro il cinema, vedere film mi appassiona, non dire mai di no a una serata cinefila. Amo viaggiare, non solo visitare luoghi, cosa che in ogni caso mi manda in brodo di giuggiole, ma mi piace anche l'atto del viaggio in sé, che sia in aereo, in treno, in nave...un finestrino da dove vedere scorrere il mondo è per me fonte di gioia!
E, non so se può essere considerata una passione, ma io ce lo butto dentro, amo le serie tv.

Sono una addicted. Di quelle serie. Non so più quante serie seguo e ho un wl che fa paura persino a me (insieme a quella dei libri che è ormai infinita). Nuova passione dell'ultima ora è, infine, la cucina. Dopo anni in cui cucinare era poco più che una pausa studio, ultimamente mi ci sono applicata e devo dire che mi piace!! Non sono una cuoca sopraffina ma direi che me la cavo ai fornelli... E adesso basta che vi ammorbato abbastanza.

10) Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Di essere se stessi. Di non riempire il blog solo per il gusto di aggiornarlo senza pensare a cosa state realmente scrivendo. Di coltivare le relazioni con gli altri blogger. 

Di essere soddisfatti di quello che fate.


Grazie a Strawberry per aver partecipato. 
Ora però sono curiosa, voglio leggere il blog Erasmus, esigo il link!!

Sono una borderline.

Stavo pensando che non ho mai iniziato un post con ciao!

Strawberry di Una fragola al giorno mi ha premiata, l'award è I LOVE YOUR BLOG! Cioè. Quando ho aperto questo blog mai mi sarei sognata di ricevere dei premi. Voglio dire, la gente non mi sopporta dal vivo figurarsi dietro uno schermo. Come dite? Sta proprio in questo il miracolo?Ah. Devo quindi rispondere a sette domande.

1) Qual è la tua rivista di moda preferita?
Emh... io e la moda...ecco... siamo agli antipodi. Se dico che la moda non mi interessa, faccio scalpore? Io mi vesto come mi pare, di merxa, ma mi vesto! Olè! E se sui giornali vedo pagine e pagine di donnine svestite, profumi, borse, per me sono pagine sprecate, da sfogliare con sdegno.
Se c'è qualche psicologo nei paraggi mi può dire se un giorno cambierò?
Se è segnale di un trauma passato? No perché io l'ho capito che Andrea spera nel miracolo e glielo dico sempre di mandarmi al programma di Enzo e Carla ma lui niente. Quindi ecco, non compro riviste e entro in un negozio solo se mi bendate e mi spingete a calci.


2) Chi è il tuo cantante preferito?
Johhny Cash ha l'altra metà del mio cuore. Craig David e Celine Dion mi fanno alzare dalla sedia, improvvisare concerti con il telecomando e dare di matto. Ma in estate, come tutti, sono vittima dei tormentoni più stupidi che finiscono dopo poco per nausearmi. In inverno puntualmente mi chiedo 'ma che davvero mi piaceva I know you want me?'.
Tuttavia, ho un debole per Claudio Baglioni ma non lo sa quasi nessuno.

3) Qual è il tuo you tube guru preferito?
Willwosh è uno di quelli che seguivo volentieri, ora mi annoia.

4) Dove ti piacerebbe vivere?
Vi deluderò ma non sono una di quelle in foga per New York e Londra. Viste entrambe e snobbate alla grande. Finirete tutte per trovarvi a New York, a fare i gargarismi da Starsbuck e a twittare status demenziali, ve lo dico io. La vita a New York non è quella che vi fanno credere le fashion victim nei telefilm, visto mai. Quindi ecco, potessi scegliere me ne andrei in Giappone, per vedere quanto sono avanti (e indietro) nelle cose, ma conoscendomi mi stuferei qualche mese dopo.

5) Qual è il tuo film preferito?
Non ci resta che piangere e Rain Man. Nel primo ho riso come una forsennata, nel secondo...bhè, serve che ve lo dico? Stupendo, a dir poco. Ho una lista infinita di film che mi piacciono, li segno tutti su un'agenda con data e votazione.

6) Quante paia di scarpe possiedi?
Non molte. Sono una di quelle che se si affeziona ci andrebbe anche a dormire con le scarpe e non le butta fino a che non sono completamente devastate.

7) Qual è il tuo colore preferito?
Blu, tutta la vita.

Grazie ancora a Strawberry, di cui sentirete parlare presto. E ricordate che 'qual è' si scrive senza apostrofo. Buon fine settimana!

Quando arriva il week end?

Capita che mi sveglio e ho già mal di testa sì, perché io penso anche quando dormo.
Stamane prima ancora del buongiorno mi sono rivolta ad Andrea chiedendogli se avessimo prenotato il ristorante, per poi girarmi dall'altra parte e continuare a dormire. La normalità.
L'altra mattina era ancora nitido il ricordo del sogno fatto prima che mi svegliassi in preda al panico: entravo di corsa in un supermercato per chiedere alla cassiera dove fosse il succo di limone e senza che avesse finito di indicarmi la corsia, ero tutta presa a girare tra gli scaffali alla ricerca della latte di soia. #truestory Tipo che se vedete una impalata agli scaffali del latte, immobile, mentre fa a mente qualche calcolo sulla convenienza del mezzo litro rispetto al litro, sono io! Sono io quella che gira i prodotti tra le mani, che legge le etichette, che prende prima il succo all'arancia, poi al melograno e li confronta e poi li lascia entrambi. Sto impazzendo.


Perché il buon senso, prima di acquistare su Groupon non mi ha fatto googlare il nome del ristorante e leggere le millemila recensioni negative? Prendetemi a sprangate, anzi no, a pomodori in faccia che fa tanto veggie style. Ma senza buccia, che sono allergica. E niente, noi questo week end lo passiamo a Firenze, tra le colline, a mangiare la fiorentina, sul Ponte Vecchio, a fare confronti col pene del David... no, scherzo. Un consiglio ai ladri: non venite che tanto c'è Jabba e il resto della compagnia e fidatevi, c'è da spaventarsi, vi prende un coccolone sulla soglia e non è il caso. Lo dico, visto mai che vi venisse la felice idea di venirci a derubare. Voglio dire, in dispensa c'è cibo a sufficienza per sfamare la Sierra Leone e tutto biologico, quasi quasi vi consiglio di rivenderlo al mercato di san donato a Milano ma non i pc, quelli sono andati da un pezzo.

E quindi sono felice. Felice perché ripercorrerò le stesse strade che mi vedevano imbarazzata e al tempo stesso emozionata, appena un anno fa. Lì ho conosciuto Andrea per la prima volta, lì dopo cinque minuti mi ci sono affezionata, lì ho riso a crepapelle sfatando il mito del 'su fb si conoscono solo maniaci sessuali'. E tornerò ad un anno fa, distesa davanti a Palazzo Pitti perché è uno dei ricordi più belli che ho del 2011. Ok basta. No, non avete sbagliato blog, sono sempre io, Emy quella cinica e cretina che prima diceva 'guarda quei due che si danno i baci in stazione, che schifo' e ora puntualmente deve controllare che le siano rimasti tutti i denti. So' ragazzi.


p.s. ecco, se vi va buttate un occhio al sondaggio che vi ho lasciato in alto a destra.

Teste di...BLOGGER 6#

La sesta blogger ad essere intervistata è Pam di Miss Pamela. E' stata lei a trovare me e io solo dopo un po' di mesi mi sono accorta che in realtà aveva un blog tutto suo. Poco male, in poche ore mi sono messa in pari andando a leggere l'intero archivio. E' un blog spassoso, racconta per lo più la sua vita, i suoi flirt, la sua passione per la moda. Colgo l'occasione per dirvi -sì, dico a voi che commentate- che se per caso avete un blog e io non mi sono mai palesata é perché non sono a conoscenza del vostro spazio quindi fatemelo presente!! Ora, passiamo all'intervista:


1) Ciao Pam presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
Ciao! Sono Pamela, bionda vera ma finta oca. Ho 27 anni, ma me ne sento sempre 21, e se mi chiedono quanti ne ho, rispondo in automatico 25; però poi faccio la figura di merda e mi correggo, dicendo “no, scusa, ho sbagliato, ne ho 27 di anni”.Sto ancora studiando, giurisprudenza. La laurea infinita. Ma ho deciso che non voglio fare l’avvocato nella mia vita, quindi da poco più di un mese ho cominciato una nuova avventura…cioè un lavoro part-time, leggermente più serio di quelli che ho fatto in tutti questi anni (si, perché ok, sono un po’ scema che ancora non sono laureata, ma a mia discolpa ammetto che, oltre ad essermi divertita parecchio, ho anche quasi sempre lavorato); lavoro per due grandi case cosmetiche, che è anche il settore in cui vorrei entrare da laureata. 
Vedremo come andrà.


2) Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Il mio blog è nato praticamente un anno fa. Ne avevo aperto un altro, ma solo dopo 2 post tipo, ho perso la password (si, ridete). Ho scelto di intitolarlo Miss Pamela – Life Is Better Blonde per due ragioni: Miss Pamela in onore di Pamela Des Barres, una vera Groupie, di cui adoro i libri e la vita che ha vissuto; Life Is Better Blonde perché penso che la bionditudine sia uno stile di vita e credo davvero che la vita sia più bella da bionde…e sono una fan sfegatata delle bionde. 
Dovremmo unirci e conquistare il mondo.


3) Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Non so bene cosa significhi “essere blogger”…non mi sento una persona particolare o a cui dare un etichetta. Scrivo perchè mi piace, perché mi aiuta a mettere ordine le idee e soprattutto, scrivere mi aiuta a ricordare –perché non so se è solo un mio problema, ma tenderei a ricordare solo alcune cose e non altre… Ho sempre scritto, ho una decina di diari iniziati e abbandonati…il più bello è quello scritto a due mani, da me e la Sister, nell’estate 2004: rileggerlo dopo 8 anni, è stato bellissimo.Scrivere un blog è solo un altro modo di scrivere, con il pregio di poter interagire con chi lascia i propri commenti.



4) Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Miss PamelaOddio. Domanda difficile. Credo aver conosciuto, virtualmente, qualcuno che solo da quello che scrivo, si è fidata di me, e mi ha raccontato cose private per avere un consiglio. E poi, cioè, i premi. Quando ho aperto il blog, mai avrei pensato di ricevere dei premi.


5) Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
L’unica cosa negativa e difficile, sono i vari escamotage per nascondere la mia vera identità…sia chiaro: tutto quello che scrivo è vero, non invento niente. Solo che io davvero non mi chiamo Pam, e i luoghi che frequento hanno altri nomi.Lo faccio perché voglio essere libera-liberissima di scrivere tutto quello che penso, senza freni o inibizioni. Ma nessuno della mia vita vera sa che ho un blog e non lo dovrà mai sapere.



6) Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
Ahahahaha. Sono 4 pazze, come me. Devo però dire che c’è anche qualche maschietto che commenta, e oltre a rendermi felice, di solito scrivono anche cose intelligenti (contrariamente all’universo da cui provengono). E, orgogliosamente, dico SI, ho una cerchia di fedelissimi, che mi commenta –anche se devo dire che più che altro mi danno man forte…- e mi sostiene. 

Sono le mie cheerleader virtuali. Le amo.


7) Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Con qualcuna ci sentiamo via mail…ma sono tutti rapporti che secondo me sono appena nati e avranno modo di crescere.



8) Come ti vedi tra 10 anni? Miss Pamela farà ancora parte di te?
Non riesco ad immaginarmi tra 10 anni, è un tempo troppo lungo per me…ma mi immagino a settembre, con le valige in mano, pronta a trasferirmi a CittàMeraviglia. MissPamela farà sempre parte di me, è la mia anima da groupie rock’n’roll, minigonna e tacco alto, birra ghiacciata e divertimento a go-go.Oddio, magari tra 10 anni sarò molto più composta nell’aspetto, una classica Signora per bene, ma credo che nei momenti intimi sarò sempre quella che si scioglie i capelli e si mette a saltare appena partono gli ac/dc. O che fa la versione live del video in cui Madonna fa un blowjob a una bottiglia di corona.


9) Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
Si, le scarpe, la moda, gli amici. Ma non sono una fashion victim, non potrei mai parlare di moda: ho uno stile tutto mio e molto vario. Non potrei mai vestirmi in serie come succede molto spesso adesso. Una mia vera passione, sono gli abiti in seta…ho una anta dell’armadio a loro dedicata.



10) Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Essere se stessi. A cercare di essere qualcun altro si fa solo una gran fatica e non si avrà mai la soddisfazione di essere amati per quello che si è.



Grazie mille Pamela per aver collaborato con me, spero di vedere presto il link della mia intervista sul tuo blog e ancora in bocca al lupo per la tua carriera! Adoro il tuo blog!

Di concentrato abbiamo solo il Coccolino.

Non scrivi più? No. Eddai scrivi qualcosa! No.

Ho l'apatia ultimamente, sono nella fase della negazione e metto il naso fuori di casa solo per andare da Andrea a cento all'ora yeyeye. Sì, perché in sti giorni c'è un gran da fare, leggi di qua, informati di là, vedi questo, segnati quest'altro. Abbiamo voglia di trasgredire, tipo infilarci la calzamaglia verde coi pelucchi in testa e fare una rapina al NaturaSì. Per dire. Ognuno ha le sue voglie, no? E a noi quel seitan a 60euro al kg ci ispira ma vogliamo tenerci anche entrambi i reni.

Jabba: ''ah, quindi siete diventati vegetariani?''
E: ''eh sì... lo stomaco è contento, il portafogli meno''
J: ''ehh... ma fate bene, non mollate''
Il tutto mentre disponeva meticolosamente tre salsicce tra le patate. Mi ha fatto tenerezza. Ho immaginato la scena di quella donna che non riesce a resistere alla tentazione del cibo e che poi muore sopraffatta dal suo peso. L'altro giorno ha preso dal frigo una ciotola colma di insalata di riso pocorisomoltoaltro e tutta in foga ci ha strizzato il tubetto della maionese. Non la smetteva più e poi ha amalgamato il tutto. Ora, a me il riso fa schifo, freddo poi... vederla lì, colma di aspettative verso quella ciotola mi ha disgustata ma non l'ho detto a nessuno, che se no poi passo per stronza.
Tutto procede secondo i piani, io e Jolly ci ignoriamo sorridendo e passo la maggior parte del tempo da Andrea. Che pacchia. E alla domanda 'non puoi chiedere alle tue coinquiline?' rispondo 'io non ho coinquiline'. Come dite? Sono allegra ultimamente? Sì. Avoglia.



Io e Andrea non ci stiamo molto con la testa, ve lo volevo dire. Secondo la tabella, stasera dovrei mangiare 70gr di fagioli cannellini, 150gr di carote lesse, 50gr di cipolle gratinate e 60gr di pane integrale. Ce la spasseremo insomma. Tant'è che capita che mi ecciti pensando alle cotolette impanate, ma questa è un'altra storia. Succede anche a voi? Chessò, certi giorni che non riuscite a tenere a bada gli ormoni e perfino sciacquare cetrioli vi fa sentire audaci. No, eh?!
All'amica dell' amica della mia amica succede. Come dite? Non ho amiche? Ah.

Teste di...BLOGGER 5#

La quinta blogger ad essere intervistata è Tiziana di ero Lucy Van Pelt. Chevvelodico a fare, colpita dal nickname ho scoperto il suo blog quando era ancora agli inizi e mi sono presentata dicendole 'ehi, ma io sono Lucy Van Pelt', la follia proprio, per poi scoprire che mi trovavo davanti ad una psicologa di quelle vere. Fantastico! Il suo blog è costantemente aggiornato da Miami, parla di tutto ciò che la circonda e ti incolla letteralmente alla sedia; da qualche settimana ha confidato ai suoi lettori di essere incinta (io tifo per un maschietto!!) e non mancheranno post che trattano questo tema. Da un anno sono nel giro dei mummy blog più per curiosità che per altro (specifico) e non riesco a farne a meno, ormai sono in fissa anche con i programmi dedicati alla gravidanza. Per la cronaca, mia madre è sempre lì che preme per un nipotino da accudire 'ora che è ancora giovane'.
Detto ciò, Tiziana sai quanto sono mi ha resa felice la tua notizia, sei stata tra le prime a darmi i consigli giusti al momento giusto ed è per questo che ti assillerò per aggiornamenti super dettagliati del tuo pancione. Rinnovo i miei auguri e procedo col pubblicare le tue risposte.


1) Ciao Tiziana presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
2) Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Uhmmmm cosa faccio nella vita. Ero una psicologa felice del suo lavoro, divorziata e con un compagno trasferito negli Stati Uniti. Un anno fa abbiamo capito che sarebbe stato piu' opportuno che fossi io a raggiungere lui che non il contrario, e sapendo che avrei abbandonato il mio lavoro ho aperto il mio blog: ero lucy van pelt, la ragazzina un po' polemica che dispensa consigli dal suo banchetto. Quello che sarei diventata non lo sapevo e non lo so tuttora, al momento sto studiando e sto aspettando un bimbo.

3) Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Il mio blog e' il mio sfogo e la mia compagnia, mi ha aiutata nei momenti piu' difficli, quelli in cui ero sola e avevo bisogno di riflettere, cosa che faccio da sempre soprattutto attraverso la scrittura.

4) Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto ero Lucy Van Pelt? La piu' grande soddisfazione e' la continua sorpresa rappresentata dalla rete. In questo anno ho incontrato tante persone che mi piacciono e che mi aiutano a capire meglio e a conoscere cose nuove. La rete e' infinita e meravigliosa, ed e' una risorsa preziosa.

5) Trovi che ci siano anche dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
Nessuno.

6) Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
Sono una persona che ama vedere l'altra faccia della medaglia, sempre, e i miei lettori mi offrono questa possibilita'. Credo tantissimo nello scambio e nella collaborazione, e il blog mi regala tutto questo ogni giorno.

7) Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Si, con qualcuno ci sentiamo anche privatamente e ne sono strafelice. La rete e' come la vita normale, solo dalle potenzialita' infinite.

8) Come ti vedi tra 10 anni? Ero Lucy Van Pelt farà ancora parte di te?
Non ne ho la piu' pallida idea. Nella mia vita e' stato gia' tanto essere continuativa per cinque anni, e' sempre successo qualcosa che mi ha costretta a ricominciare daccapo. Mi godo il presente perche' e' quello che per cui ho lavorato e su cui investito tutte le mie energie negli ultimi tre anni.

9) Scrivere è una tua passione, ne hai altre?
Leggere. Il mio blogroll e' chilometrico.

10) Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera?
Intendi per chi ha un blog? Gli stessi consigli che si potrebbero dare per un laboratorio di scrittura: scegliere un tema attorno al quale raccontare o raccontarsi, aggiornare con metodicita', scrivere con l'anima nella tastiera, perche' esattamente come nella vita normale chi legge capisce immediatamente come siamo fatti. E sceglie di amarci, o meno.

Don't let minor mishaps dampen your spirit.

Sì, ecco, ok, sono sparita. E' che sono stata in Puglia una settimana e tra variabili macroeconomiche, abbuffate, curva di Phillips e ceretta all'inguine, devo ancora riprendermi.

Inutile dire che a pasquetta sono stata a casa a cercare di cavarci qualcosa dall'eserciziario di macro. Mercoledì ho l'esame (sempre mercoledì oh?!) quindi conto di palesarmi a breve. Voi come state? Avete digerito il pranzo di Pasqua? Ecco magari appena ho tempo mi metto anche in pari con le notifiche di google reader che, mi ripeterò, sono lì che mi guardano minacciose. Una news veloce veloce: SmEmo ha lasciato A. per mettersi con R., poi ha lasciato R. per T., ha lasciato T. per mettersi nuovamente con A. e infine ha ri-lasciato A. per mettersi con S., tutto in sette giorni. Allegria!

Senza un filo logico

Ho sentito che Jabba -la primavera fa miracoli- è tutta eccitata perché sta frequentando un tizio.
Di nuovo. Ma che per caso hanno lasciato i manicomi aperti? Fatto sta che ha ripreso a piroettare nel corridoio. Attendo trepidante lo schianto. Anyway, si riaprono le scommesse.

Ieri una ragazza brutta brutta brutta è entrata in aula con una di quelle magliette con la stampa 'senza t-shirt sono ancora meglio',questa per intenderci. Tempo un minuto erano tutti a parlottare, a ridere e a fare passaparola a chi come me se l'era persa. Allora mi sono chiesta dove fosse finita l'autocritica e se, peggio, il coraggio hanno iniziato a svenderlo a pacchi da tre. E ridevo.

Ancora pochi giorni e poi torno a casa per le ''vacanze'' pasquali, finalmente. Mio padre al telefono mi ha detto 'manca poco, stringi i denti'. Non sa quanto ha ragione.

Jolly cerca disperatamente di tornare nelle mie grazie, sorridendo, domandandomi il più e il meno, facendo apprezzamenti sui miei prodotti in bagno(???). Ciccia, con me non attacca, è già tanto se ancora non ti sputo nel piatto. #finesse

La mia droga al momento è questa, voi non potete capire la dipendenza che ne consegue.

Avete letto l'articolo sull'anonima Ferragni, vero? Per chi se lo fosse perso, è qui. Si è alzato un polverone, chi è disposto a dare la vita pur di difendere Chiaretta, chi al contrario la brucerebbe viva non prima di averla mandata a lavorare in miniera. Alle accuse a quattro zeri, lei si difende così:


Scusa Chiara non ho capito, puoi ripetere? Il finale dell'articolo è una di quelle cose che leggeresti a vita, senza stancarti mai. Bramo la fine del fenomeno fashion blogger prima ancora della millefoglie alla crema che non fa ingrassare. Passi la Ferracne, ma ce ne sono alcune che #l'autocritica chiusa a chiave in cantina proprio. Non mi pronuncerò mai abbastanza sull'argomento, per carità ci sta che il fidanzatino ti faccia le foto e te le sistemi a dovere ma fija mia quello che usi tu si chiama photolourdes, non photoshop. E beate voi che fotografate la Natura a primavera, per renderle omaggio, nonostante tutto quello che vi ha fatto. Amen.



Pare che a NY la verità è venuta a galla, a quanto pare l'amore è davvero una droga e il cuore comanda il cervello e fin qui direte voi niente di nuovo; si parla di neurobiologia interpersonale. Chi non fa l'amore ha una maggiore propensione ad attaccarsi alla bottiglia, dicono quelli dell'università della California, perché nell'alcool si nasconde quell'enzima che da appagamento e che l'atto sessuale produce in abbondanza. E vi dirò di più, alcuni esperimenti hanno dimostrato che il cervello reagisce di fronte all'immagine del partner così come nei consumatori di cocaina. (fonte) Quindi che aspettate? Andate e moltiplicatevi. Lo dice la bibbia eh!

Teste di...BLOGGER 4#

La quarta blogger ad essere intervistata è ViolAnna di Piovono Limoni.
Anna la seguo da poco meno di un anno, scoperta non ricordo come, e la adoro. Ecco, l'ho detto. Mi sono dichiarata. E' una di quelle che un bel giorno ha deciso di accantonare il blog per concentrarsi su quello che le stava accadendo nella vita reale. Panico. Mi ha abbandonata. 
Perché alla fine questo accade, ti affezioni, leggi per mesi le vicende tragicomiche di una non più sconosciuta, poi sparisce ed è un po' come quando ti aspetti la seconda puntata di Beautiful e comincia Cento Vetrine, come quando ti accorgi che hai finito le noccioline. Ho reso l'idea? Buoni motivi a parte, ora è tornata. Adoro le sue metafore e spesso mi ritrovo a ridere come un ebete davanti al pc con Jolly che probabilmente, nella stanza accanto, mi maledice per il volume elevato. Povera stella. A dirla tutta ci avevo pensato anch'io a chiudere il blog ma come sapete senza consensi non vivo ed è per questo che continuerete a sorbirvi i miei deliri fino a quando schizofrenia e cocktail Alzheimer-Parkinson non avranno la meglio. 



1- Ciao ViolAnna presentati ai lettori. Cosa fai nella vita?
Intervisto gente più o meno sconosciuta, ricerco disperatamente contatti, produco brochure colorate, recensisco eventi del calibro del concerto dei Castori Crick Crock e organizzo qualche conferenza pseudo culturare (ma non dite ai miei capi che ho scritto pseudo).

2- Quando è nato il tuo blog? Perché hai scelto questo titolo?
Il blog è nato l’anno scorso, quando mi sono resa conto che la mia insana passione di dormire a stella (chi non sa che dormire a stella vuol dire occupare per intero un letto matrimoniale dovrebbe provarlo!) mi avrebbe impedito di accasarmi prima dei 30. Beh, e anche dopo, a meno che l’artrosi non mi riporti alla posizione fetale. Secondo i miei amici questo genererebbe in me metaforicissimi rigurgiti acidi (è evidente che non conoscono mia madre), così ho pensato ad un titolo che desse l’idea di naufragare dolcemente in un mare a ph negativo.

3- Cosa significa per te essere blogger? Cosa ti spinge a continuare?
Mi hanno sempre detto che non si può scrivere solo per sé stessi. Essere blogger per me significa vedere se avevano ragione. Ovviamente, dato lo scarso numero di commenti, tutto lascia pensare che avessi ragione io. Cosa mi spinge a continuare? Parafrasando impietosamente l’Attimo Fuggente: lo spettacolo comico continua, e tu puoi contribuire con un solo post.

4- Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto Piovono Limoni? Parliamo di soddisfazioni bloggesche o in generale? 
Nel secondo caso direi che essere assunta fino a gennaio si piazza al primo posto, se invece si parla di blog, beh, quest’intervista scala rapidamente la classifica!

5- Trovi che ci siano dei lati negativi nel gestire un blog personale? Se sì, quali?
Beh, dato l’argomento (ovvero i fatti miei quasi dettagliati), il problema principale è che non posso farlo leggere ad amici e conoscenti ma solo ad estranei. Vivo nell’incubo che qualcuno lo trovi per caso. Ormai la paranoia si è impossessata di me e non esco più di casa. No, prima che l’Anonima Psichiatri si unisca alla Deutsche Polizei nel darmi la caccia (è una storia lunga ma la potete leggere qui), è meglio che vi dica che sto scherzando!

6- Come definiresti i tuoi followers? Hai una cerchia di fedelissimi?
Non arrivo nemmeno ai venticinque lettori di manzoniana memoria. La mia cerchia di fedelissime è composta da due persone. La terza sono io. E il bello è che non capisco perché ho attivato i miei stessi aggiornamenti. Probabilmente l’ha fatto google di sua iniziativa, in un maldestro tentativo di farmi coraggio.

7- Hai creato rapporti con altri bloggers o con qualcuno dei tuoi lettori?
Uhm. Sì. Ma fu una pessima idea. No, frecciatine a parte, l’unica sconosciuta con cui mi sono sentita al di fuori del blog è proprio Emy. Non è che io sia snob, o che abbia operato una scelta: semplicemente finora le cose sono andate così.

8- Come ti vedi tra dieci anni? Piovono Limoni farà ancora parte di te?
Oddio, tra 10 anni? Secondo me non esisteranno più i pc, trasmetteremo telepaticamente senza bisogno di tastiere e click e ci si atrofizzeranno i polpastrelli. Qualora tutto ciò non succedesse, tenderei a sperare di non essere diventata davvero una zitella inacidita. Quindi magari gli cambierò nome in “piovono fiori d’arancio”. Molto più probabilmente, però, il blog farà ancora parte della mia vita così com’è ora e la mia acidità sarà se possibile peggiorata!

9- Scrivere è la tua passione, ne hai altre? 
A parte dormire a stella? Come no! Se escludiamo il teatro che è una passione a senso unico (io amo lui ma lui non ricambia. Praticamente è la metafora della mia vita), leggo tantissimo e creo gioielli (se volete vederli andate qui, pago fior fior di 15 dollari l'anno per mantenere inutilmente aperta la galleria!) tutto sommato apprezzati. Quando mi sento particolarmente sadica, massacro i timpatni del prossimo cantando al karaoke (studio canto da due anni ma con scarsi risultati!). Oltre a questo sono una tifosa sfegatata della Fiorentina (altro amore infelice) e il mio unico sport è saltare ossessivamente quando gli avversari stanno per segnare. Per il resto uso il mio corpo per portare a spasso il cervello.

ndr. ViolAnna, Andrea si congratula per il tuo tifo calcistico e comprende appieno la tonicità dei tuoi polpacci data dai numerosi e ossessivi saltelli.

10- Per concludere, che consigli daresti a chi si è affacciato da poco nella blogosfera? 
Ovviamente nessuno, considerato che verrebbero da una blogger con una lettrice e mezzo, anzi se ne avete voi qualcuno per me...scrivetemi.

Ora, sindrome da abbandono a parte posso dire a gran voce che Anna merita molto più di un follower e mezzo, cazzo! Quindi, se vi è piaciuta questa intervista unitevi subito al suo blog.
Il mio consiglio numero uno, oltre a quello di essere più costante negli aggiornamenti (ma questo te l'ho già detto), è di creare una sezione tipo la mia (vedi Crew) in alto in cui descrivi brevemente i personaggi del tuo blog se no si rischia di non seguire le vicende post dopo post e confonderli. A me è successo e sono dovuta andare a riprendere post vecchi per trovare il filo del discorso. Che te ne pare? Consiglio numero due: scrivi anche quando sei affranta perché nessuno ha compreso l'importanza del tuo masterpiece, piuttosto maledici i tuoi lettori e vai avanti. Te lo dice una che dopo il post di venerdì ha pensato di aver scritto il pezzo del secolo e pregustava l'idea di una gigantografia (in tailleur e best seller) in vetrina alla Feltrinelli salvo poi rendersi conto del mondo ingiusto in cui viviamo. Ergo, usa il blog come valvola di sfogo e non abbandonarmi piùùù.
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